Nessun costo in più a carico del Comune e circa tre mesi di ritardo - non dovuti all’Amministrazione - recuperati, con l’avvio definitivo dei cantieri a luglio. Questi i risultati principali del “verbale intermedio della procedura di revisione della concessione del sistema tramvia dell’area fiorentina”, approvato dalla giunta nell’ultima seduta. L’atto non è una novità: il Comune di Firenze e la società concessionaria della tramvia Tram fin dall’anno 2010 hanno dato avvio ad una procedura di revisione della concessione, così come previsto nella convenzione sottoscritta al fine di verificare gli elementi emersi successivamente alla sottoscrizione del contratto e come del resto già fatto negli anni passati. La procedura di revisione è stata avviata successivamente al voto del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti sul progetto definitivo della linea 2 tratta Peretola–Unità e della linea 3.
Il Comune di Firenze aveva approvato i progetti esecutivi, con prescrizioni, delle linee tramviarie fin dal marzo 2011. I lavori però non iniziarono come previsto in quanto due imprese di costruzione attivarono la procedura di concordato preventivo, arrivando al mese di ottobre 2011 con la cessione di ramo d’azienda di una delle due e con la sostituzione dell’altra nell’ambito del consorzio partecipante alla gara. Una volta risolti i problemi legati ai costruttori, sono subentrate però le difficoltà legate al credito, con conseguente rallentamento dei cantieri. Nell’ambito della procedura di revisione è stato tenuto conto delle nuove soluzioni progettuali approvate che in parte hanno modificato quelle originarie.
È stato tenuto conto anche della definizione di varie tematiche gestionali connesse alla gestione della linea 1, definite nel dettaglio solo con l’avvio del servizio, ma è anche stato necessario verificare i costi di lavori, forniture e spese tecniche. La procedura di revisione ha tenuto conto pure dell’aggiornamento del crono programma dei lavori e delle curve di pagamento nonché degli studi trasportistici relativi alle soluzioni progettuali approvate con definizione dei passeggeri trasportati.
Nella revisione si è dovuto tener conto poi anche delle richieste avanzate dagli istituti bancari alla fine del 2011 che hanno ritenuto necessaria una ristrutturazione del finanziamento per consentire il mantenimento del supporto finanziario al progetto, chiedendo verifiche sulla sua bancabilità. La delibera approvata prevede che il Comune di Firenze mantenga gli stessi investimenti previsti nella delibera del marzo 2011, ovvero che non spenda soldi in più; resti fermo il periodo di 30 anni di gestione dalla messa in esercizio delle linee 2 e 3 (fino al gennaio 2046), incrementando invece il periodo di gestione della linea 1; prevede inoltre la rideterminazione del numero dei passeggeri trasportati con un incremento dei passeggeri sulla linea 1 ed un incremento totale dei passeggeri, sulla base dei positivi riscontri effettuati finora, una volta completato il progetto del sistema tranviario; e ancora la riduzione del tasso di rendimento dell’investimento del concessionario di del 4,40%; e infine la previsione di nuove condizioni finanziarie con un tasso di interesse pari al 7,5%. Una volta ottenuto il via libera delle banche alla revisione, il Comune ipotizza di poter proseguire i lavori a luglio e terminarli nell’ottobre 2014: malgrado i mesi di inattività da novembre (quando fu posata la ‘prima pietra’ del cantiere della linea due in zona aeroporto) ad oggi, il verbale approvato prevede infatti di accorciare di ulteriori tre mesi il cronoprogramma dei lavori.
Risulta comunque necessaria l’approvazione del verbale di revisione da parte degli enti finanziatori, che si prevede di poter acquisire entro fine giugno, condizione ritenuta essenziale da parte del concessionario per la prosecuzione del lavori. “Con l’approvazione di questa delibera il completamento del sistema tranviario fiorentino riceve un nuovo e decisivo impulso – commenta l’assessore alla mobilità e manutenzioni Massimo Mattei –. La determinazione e l’impegno dell’Amministrazione hanno fatto sì che sulle casse del Comune non pesino ulteriori costi.
L’esito positivo della vicenda inoltre conferma la bontà della scelta di non aprire i cantieri finché non vi fosse la sicurezza di poter procedere con i lavori: a questo punto cercheremo il più possibile di far rispettare la tempistica per quanto riguarda l’avanzamento e la conclusione dei lavori” conclude l’assessore Mattei. “Con la revisione della concessione per il sistema tramviario, nuovi costi ricadranno sulle tasche dei fiorentini -interviene il capogruppo PdL Marco Stella- Nonostante infatti l’annuncio che la ridiscussione dei tassi di interesse (ammesso che le banche diano il via libera) non costerà un euro al Comune, è praticamente certo che l’aver aumentato i passeggeri previsti porterà a nuove tranche di pagamenti, dopo le centinaia di migliaia di euro già sborsati per la Linea 1.
E anche riguardo ai tempi, dietro l’annuncio del recupero di tre dei mesi di ritardo nella realizzazione dell’opera, sembra di capire che i giorni previsti per i cantieri, invece, aumenteranno. Sfuma così anche la promessa del sindaco Renzi dei 1000 giorni di cantieri?”.