Interregionale dei pendolari valdarnesi dirottato sulla linea lenta per far passare Frecciarossa e Italo e "recuperare così - attaccano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - i ritardi a scapito dei cittadini che utilizzano i treni regionali. Aumentano disagi e criticità dei pendolari del Valdarno. Siamo di fronte ad una mala gestione delle linee ferroviarie regionali da parte di Ferrovie realizzate ai danni delle fasce sociali più deboli che non può più essere tollerata".
"Assordante" sarebbe il silenzio delle Istituzioni nei confronti "degli abusi di Trenitalia, a partire dalla Regione Toscana, fino ad arrivare alla Provincia di Firenze e ai Comuni del Valdarno Fiorentino che già da tempo sono informati dei fatti". Presentata in Provincia di Firenze una domanda d'attualità. "Nuova denuncia del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima accaduto venerdì pomeriggio, l'interregionale 2317 Firenze-Roma, all'altezza di Firenze Rovezzano, invece di inserirsi come sempre sui binari della Direttissima, è stato dirottato sulla linea lenta per Pontassieve-Valdarno, un altro episodio sconcertante di mala gestione delle linee ferroviarie regionali da parte di Ferrovie realizzate ai danni delle fasce sociali più deboli.
E tra disagi e criticità il treno è arrivato con 33 i minuti di ritardo a Figline Valdarno. Protesta il portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re “…non bastano più le interferenze dei treni dell'Alta Velocità che già causano ritardi ai treni regionali adesso Ferrovie procede anche alla espulsione dei pendolari dalla linea Direttissima, dirottando i treni sulla linea lenta aretina…”. Da settimane i pendolari denunciano le continue interferenze dei treni ad alta velocità sulla Direttissima dove ci sono i treni dei pendolari obbligati a fare soste a “…Rovezzano, per dare la precedenza a Frecciarossa e a Italo, fermate che vanno dai 5 fino ai 20 minuti, in base al numero dei treni superveloci in transito…" ma quello che è accaduto venerdì pomeriggio rappresenta un salto di qualità negli abusi gestionali da parte di Trenitalia.
Ecco la dinamica: “…venerdì pomeriggio numerosi Frecciarossa erano in ritardo a S.M.Novella, di circa 10-20 minuti, anche Italo di 5 minuti. Così l'interregionale Firenze-Roma delle 17.12 è partito da SMN con 18 minuti di ritardo e dopo la fermata a Campo di Marte ha fatto una breve sosta per far passare un treno merci, che transitava sui binari della direttissima, ma poi, invece di prendere il ponte sull'Arno e la galleria S.Donato, è stato immediatamente indirizzato sulla linea lenta per Pontassieve e, senza fermate intermedie e senza rallentamenti, è arrivato a Figline Valdarno con 33 minuti di ritardo…".
Ciò che i pendolari avevano previsto si è puntualmente verificato ovvero Trenitalia per scelte di marketing e di profilo sociale da la precedenza ai superveloci e NTV buttando fuori sistematicamente dalla direttissima il pendolarismo popolare, solo che l’episodio di venerdì pomeriggio rappresenta un salto di qualità nelle interferenze: "l'espulsione dell'interregionale dalla linea Direttissima", per permettere ai superveloci di avere la linea completamente libera e recuperare i ritardi.
"E’ legittimo chiedersi- come fanno i pendolari - cosa accadrà quando entreranno a regime i 20 Italo previsti ed equivalenti a 40 viaggi fra andata e ritorno, da Firenze verso Roma e viceversa? “…Il futuro del Valdarno è destinato a finire sulla linea lenta, con l'aumento dei tempi di percorrenza per migliaia e migliaia di pendolari ogni giorno chiede il Comitato Pendolari Valdarno Direttissima a Trenitalia e a Regione Toscana?..." Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nel ribadire la propria solidarietà ai pendolari valdarnesi costretti a subire abusi e scorrette gestioni delle linee regionali da parte di Trenitalia, a fronte di questo ennesima interferenza dei Frecciarossa e Italo sulla linea direttissima e sui continui dirottamenti dei treni regionali sulle linee lente con insopportabili soste e fermate che stanno provocando danni e disagi tra i pendolari chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sull’accaduto di venerdì pomeriggio all'interregionale 2317 Firenze-Roma, sul’espulsione dell’interregionale dalla linea direttissima, e sui ritardi e disagi causati da Trenitalia a cittadini pendolari.
Altresì chiediamo di sapere se la Provincia di Firenze intende mobilitarsi per fermare i continui abusi gestionali da parte di Trenitalia e per smuovere il basso profilo istituzionale caratterizzato dalla Regione Toscana nei confronti del gestore. Infine chiediamo di sapere se la Provincia di Firenze unitamente ai Comuni del Valdarno Fiorentino sono intenzionate ad attivare adeguate iniziative di tutela e di rappresentanza sociale sul diritto alla mobilità dei pendolari".