Poteva essere un dramma. É successo al Regionale Veloce 2315, un Vivalto, il Firenze-Roma delle 17.12. Mentre transitava nella galleria San Donato, sulla Direttissima, attorno alle 17.30, si è sentito uno spostamento d'aria, tipico di quando si incrocia un altro convoglio, poi un colpo secco e una delle porte della carrozza di coda ha ceduto. Tra i passeggeri paura e soprattutto rabbia. "Ero seduta al piano superiore del Vivalto e ho sentito un forte spostamento d'aria poi un colpo - racconta Sara Maccelli, una pendolare a bordo - avevamo incrociato un Frecciarossa.
Qualcuno è andato subito a chiamare il capotreno che ha chiesto ai passeggeri di cambiare carrozza". Arrivati alla stazione di Figline Valdarno, a treno fermo, i viaggiatori hanno potuto verificare che la porta scorrevole stava per cadere dalle sue guide. Il treno è stato soppresso e i pendolari sono rimasti bloccati 45 minuti prima di salire su un altro convoglio. Per fortuna quel Vivalto non era fra i nuovi treni, che dalla settimana scorsa, la Regione Toscana sta acquistando da Ferrovie. "Il pericolo evitato della caduta della porta del treno - secondo i comitati dei pendolari - ricorda l'incidente del 27 febbraio scorso a Chiusi, quando un Frecciarossa ha perduto una porta viaggiando a 250 chilometri all’ora: l'ipotesi di reato formulata dalla procura di Montepulciano è stata di "pericolo di disastro ferroviario". Recentemente i pendolari del Valdarno avevano denunciato una situazione di sovraffollamento ponendo il problema della sicurezza e dell'efficienza dei treni con carrozze obsolete e in numero ridotto.
Convogli tirati a forte velocità nella lunga galleria San Donato per recuperare, in 10 chilometri, quei 5 minuti del ritardo causato ogni volta dalle interferenze dei Frecciarossa all'altezza di Firenze Rovezzano, e poter rientrare nei 5 minuti di ritardo condonati dalle statistiche". Dopo questo ennesimo episodio, che poteva avere gravissime conseguenze, i Comitati dei pendolari della Valdichiana, di Arezzo e Valdarno Direttissima protestano con forza contro Trenitalia sottolineando che, oltre al disagio, questa volta c'è il problema della sicurezza dei viaggiatori.
Chiedono ancora una volta alla Regione Toscana un maggiore impegno per la sicurezza dei convogli.