Ora c’è la decisione definitiva da parte dell’Enac: "a Peretola la nuova pista dovrà essere parallela", con buona pace, sostengono alcuni "del governatore della Regione Rossi e dei sindaci della Piana". Sullo scalo fiorentino lo scontro burocratico è aperto già da diverso tempo e di aerei ne sono passati parecchi. La memoria corre al velivolo finito sulla Autostrada A11 Firenze Mare, ma anche a quelle problematiche che da tempo ruotano attorno a Monte Morello come il vento. Questo l’intervento del capogruppo PdL Marco Stella all'indomani dell'ennesimo capitolo della saga: “Le scelte sciagurate e le lotte interne al PD porteranno alla chiusura dell’aeroporto di Peretola con gravissime ripercussioni economiche ed occupazionali per il nostro territorio. Siamo stanchi dei soliti giochini politici e degli scaricabarile, il centrosinistra governa regione, provincia e comune di Firenze, scelga in fretta per lo sviluppo dell’aeroporto di Peretola e per la nuova pista o ne decreterà la fine. Renzi e Rossi saranno i responsabili del più grande disastro economico di Firenze e della Toscana se non decideranno in fretta di approvare la proposta di Adf di fare una nuova pista orientata in maniera diversa. Firenze ha già pagato da anni lo scontro interno al PD, un PD che ha sempre preferito il resto della Regione rispetto allo sviluppo di Firenze ed in particolare dell’aeroporto. Le diatribe interne al PD bloccheranno di fatto lo sviluppo dell’infrastruttura più importante del nostro territorio, come succede oramai da decenni. Mentre Renzi litiga con Rossi, e assistiamo ad un tutti contro tutti dentro al PD, l’aeroporto perde continuamente competitività rispetto a Pisa e Bologna.
Basta mettere a confronto le destinazioni dei tre aeroporti per capire come il Vespucci non sia per niente competitivo rispetto agli altri due, e di conseguenza come Firenze perda competitività rispetto alle altre città. Peretola ha soltanto 3 destinazioni nazionali e 17 destinazioni internazionali, soprattutto capitali europee, con una carenza totale di voli verso la Russia e per tutta la parte del Nord Africa, mete turistiche ovviamente comprese. Se prendiamo Pisa, ci rendiamo conto che ha 8 destinazioni nazionali e ben 29 destinazioni internazionali, tutte le capitali europee, molte destinazioni turistiche, e soprattutto il collegamento con Mosca.
Se poi prendiamo Bologna la differenza è veramente eclatante: le destinazioni nazionali sono 11 mentre le destinazioni internazionali sono ben 46. Questi dati dimostrano come negli anni le discussioni e l’incapacità di governo di questo centrosinistra abbiano ottenuto questo prodotto: che Firenze ha un terzo di destinazioni rispetto a Pisa e un quarto rispetto a Bologna”. Oggi anche l’Enac si è chiaramente espressa dicendo che la soluzione migliore per lo scalo di Peretola è la pista parallela, una nuova pista. Sviluppare lo scalo di Peretola significa salvaguardare anche i livelli occupazionali.
Tante compagnie aeree farebbero carte false per venire al Vespucci, ma Firenze senza una pista adeguata diventa utopia”. Lista Galli: “Dopo il parere ufficiale Enac quanto ancora dovremo aspettare per avere la nuova pista?” “Lunedì in consiglio comunale il sindaco Renzi, grande assente da questa partita strategica per Firenze, ci dica cosa intende fare con la Regione” Questo l’intervento del capogruppo Giovanni Galli insieme ai consiglieri della sua lista Massimo Sabatini, Alberto Locchi e Marco Semplici. “Ora c’è anche la ‘sentenza’ definitiva da parte dell’Enac: a Peretola la nuova pista dovrà essere parallela, con buona pace del governatore della Regione Rossi e dei sindaci della Piana.
Ci chiediamo quanti voli dovrà ancora perdere Firenze, e quante notti insonni dovranno ancora trascorrere gli abitanti di Peretola e Quaracchi prima che Firenze si decida a chiudere questa partita aperta da decenni, e che penalizza pesantemente l’economia della città. Lunedì prossimo ci presenteremo in consiglio comunale con un’interrogazione al proposito. Vogliamo sapere che cosa il sindaco Renzi, fin qui grande assente non solo dal dibattito ma anche dai passaggi tecnici sulla costruzione della nuova pista, ha intenzione di fare.
Si deciderà a intervenire su Rossi per far partire i lavori? O dovremo assistere a nuove ‘meline’ tra gli enti amministrati dal centrosinistra con l’obiettivo di mantenere il loro atavico immobilismo?” Il consigliere provinciale del Gruppo Misto Samuele Baldini con una domanda d'attualità chiede alla Provincia di Firenze di esprimere la propria posizione a riguardo. "Il sottoscritto consigliere provinciale appreso dalla stampa che l'Enac ha consegnato, qualche giorno fa al Presidente della Regione Toscana lo studio in merito all'ipotesi di pista per l'aeroporto di Firenze dal quale si evince un'indicazione su “pista parallela con aggiustamenti”.
Ricordato che la Regione Toscana ha comprato – venerdì 9 marzo - dal Monte dei Paschi il 5% delle quote dell'Aeroporto di Firenze (pari a 4,8 milioni di euro) diventando così “azionista rilevante”; Ricordato che la Giunta Regionale, nella seduta di lunedi 14 febbraio 2011, ha approvato la proposta di deliberazione da sottoporre al Consiglio Regionale avente ad oggetto: "Adozione dell'integrazione al Piano di Indirizzo Territoriale per la definizione del Parco agricolo della Piana e per la qualificazione dell'Aeroporto di Firenze" e che all'interno di questo intervento si prevede la qualificazione e lo sviluppo dell’aeroporto di Peretola, con una analisi di due ipotesi, quella del prolungamento della pista attuale e quella della realizzazione della pista parallela.
Ricordato infine che La Società Aeroporto di Firenze – attraverso una nota ufficiale il 16 dicembre 2011 – avrebbe espresso una preferenza per la pista pista parallela, nella sua versione cosiddetta “convergente”, perché “sulla base degli approfondimenti compiuti la pista con orientamento 12-30, ovvero inclinata rispetto all’autostrada di circa 14 gradi, costituisce l’unica soluzione sostenibile”, e che solo questa ipotesi “consentirà le opportune decisioni della Società per l’avvio di questa importante opera”.
E, ancora, secondo Adf la pista parallela convergente ”è la sola che può giustificare un ingente investimento autofinanziato di circa 100 milioni di euro, assicurando al contempo un reale sviluppo e quei benefici attesi dal territorio e da quanti, a distinto titolo, concorrono alla realizzazione del progetto”. Preso atto infine che ora la questione ora passa alla società che, come riporta la stampa, prima di ogni decisione necessita di “certezze urbanistiche”. CHIEDE: di conoscere: - la posizione in merito dell'Amministrazione provinciale; - quali possibili scenari si possono aprire".