Ci ha lasciato la ragazza di Bube. Nada Giorgi, è stata un personaggio importante della Valdisieve la cui vicenda personale ha rappresentato una parte di storia a cavallo del dopoguerra, negli anni della Resistenza. “Se ne è andato un simbolo, un altro simbolo di un’Italia segnata dalla guerra, dalla fame, dalla distruzione; ma anche dalla voglia di tornare a vivere la normalità, il quotidiano e perché no, l’amore”. Così il presidente Enrico Rossi ha commentato la notizia della scomparsa a 85 anni di Nada Giorgi, la cui storia è stata resa immortale da Carlo Cassola ne “La ragazza di Bube”, premio Strega nel 1963 e poi celeberrimo film di Luigi Comencini con Claudia Cardinale. “La vita di Nada appartiene a quelle apparentemente piccole che si legano al grande flusso della Storia – aggiunge l’assessore alla cultura Cristina Scaletti -, quella con la esse maiuscola, dandole in realtà un senso comprensibile a tutti, fuori dalle logiche riservate alla grandi figure emblematiche.
Certo importanti, ma non uniche depositarie di vicende che riguardano tutti gli uomini. Nel caso della ragazza di Bube, ci riportano ad una Resistenza fatta di persone, con tutti i loro limiti e difetti così umani, e forse per questo ancora più eroiche. Senza retorica nella scelta di combattere in difesa di diritti inalienabili contro la barbarie e la sopraffazione”. La vicenda di Nada Giorgi e del marito Renato Ciandri (Bube) fu immortalata nel libro di Carlo Cassola che prendeva spunto da un episodio reale avvenuto nel territorio di Pontassieve, nel Santuario della Madonna del Sasso sopra Santa Brigida e nel successivo e omonimo film di Comencini.
Negli anni recenti questa storia è tornata di attualità grazie al libro di Massimo Biagioni che ne ripercorre la vera storia di Nada Giorgi attraverso le testimonianze della sua protagonista andando a confutare l’immagine che la versione romanzata di Cassola aveva creato. Nel libro alle vicende personali si aggiungevano un’ampia descrizione del tessuto storico e sociale della Valdisieve, con molti riferimenti al territorio che, nella vicenda, recita un ruolo di primo piano. Oltre al libro del Biagioni - patrocinato dal Comune di Pontassieve e che riporta anche gli interventi del Sindaco Marco Mairaghi e dell’assessore di Pontassieve Alessandro Sarti – Pontassieve ha anche voluto ricordare “la memoria” partecipando alla produzione di altre forme artistiche che facevano leva sulla vicenda raccontandone la “vera” storia nate per sensbilizzare soprattutto i più giovani.
Tra queste la rappresentazione teatrale del regista Dimitri Frosali, del laboratorio Amaltea, prodotta dall’Amministrazione Comunale di Pontassieve, che si basava sul raffronto continuo della storia vera con quella di Carlo Cassola e del film di Comencini di cui vengono proiettate immagini in parallelo alla recitazione degli attori. Due racconti solo all'apparenza identici che viaggiano parallelamente fi no all'epilogo. Con questo spettacolo teatrale il Comune di Pontassieve aveva scelto di riservare grande attenzione alla memoria storica locale, promuovendolo nelle scuole e a tutta la popolazione in molte occasioni.
Sulla vicenda di Nada un’altra occasione importante è stata l’uscita nel 2008 dell’album “Il fuoco e la Neve” di Luca Lanzi, autore e cantante della band la “Casa del vento” che contiene un intenso brano che racconta la storia di Nada la sua anteprima ufficiale nazionale si svolse proprio a Pontassieve. Con Nada – spiega in una nota di cordoglio la Giunta Comunale di Pontassieve rivolta al figlio Moreno a ai familiari – se ne va un pezzo di storia e una persona che ha negli anni sempre voluto condividere la sua vicenda personale raccontandola nelle scuole, alle nuove generazioni, e “regalandola” di fatto alla memoria storica dell’Italia”. Cresci: "Morta la Ragazza du Bube.
Che Pontassieve la ricordi degnamente “E' morta oggi, all'età di 85 anni, Nada Giorgi, la 'ragazza di Bube' e mi auguro, a nome dell'IdV provinciale di Firenze, che il comune di Pontassieve, di cui era cittadina come me, la ricordi degnamente come merita, lei come tutti quelli che si sono battuti per la libertà. Esempio civico di lotta contro il fascismo e il nazismo, per aver messo in pericolo la sua vita proteggendo e dando asilo ai partigiani feriti, a Nada dedico una frase di Edward Morgan Forster: 'Se non ricordiamo non possiamo comprendere' affinchè certi errori ed orrori non tornino mai più”.