Sospesa tra piacevoli novità, copioni comici intelligenti, spettacoli storici e proposte di grande fascino e impegno, parte la terza stagione del “Quaranthana”, il Teatro Comunale di San Miniato che inaugura il cartellone 2005/2006 venerdì 11 novembre nel segno della memoria. Sul palcoscenico di Corazzano alle 21,30 troviamo il teatro Stabile di Grosseto con “La ragazza di Bube”, di Carlo Cassola, adattamento e regia di Alessandro Gatto. Uno spettacolo importante con un folto gruppo di attori in scena, straordinari interpreti del partigiano Bube e della sua vicenda sui colli di Volterra, realizzato in collaborazione con l'associazione nazionale Partigiani d’Italia e con la vera protagonista del romanzo.
Un ottimo biglietto da visita per questa nuova edizione della stagione teatrale per la direzione artistica di Andrea Mancini, a cura del Comune di San Miniato e del Teatrino dei Fondi. Tredici i titoli in programma fino all’8 aprile 2006.
In particolare nella nuova stagione sarà riproposta “Si fa per ridere”, cioè una sezione nutrita di spettacoli più leggeri, il comico intelligente che ha fatto il successo del Quaranthana. Ci saranno nomi importanti, primo fra tutti quello di Alessandro Benvenuti, e poi Anna Meacci, Andrea Muzzi, Stefano Bellani, per non parlare del grande Carlo Monni.
Ma la stagione sarà fatta da molte altre chicche, come ad esempio “Caravaggio”, uno spettacolo storico del Piccolo Parallelo di Romanengo (Cremona) o “La Festa della Regina” della Compagnia CapoTrave, un gruppo emergente di grande interesse.
“Quando, nel 1995, è nato il Teatro di Quaranthana, a Corazzano – spiega il direttore artistico, Andrea Mancini - mai avremmo immaginato l’attuale sviluppo della nostra struttura. Quaranthana è diventato un incrocio internazionale, un centro per la cultura teatrale che raccoglie il lavoro di tante e diverse esperienze, tutte riunite nella sigla Teatrino dei Fondi che, con la collaborazione della Fondazione Aida di Verona, raccoglie il lavoro del Centro Cinema Paolo e Vittorio Taviani, del Centro di Scrittura Drammaturgica La Loggia, del Centro per la fotografia dello spettacolo e della Casa editrice Titivillus, il diavoletto dello spettacolo”.
Quella che si sta per aprire è una stagione del “Teatro Comunale di San Miniato” che vanta un progetto e una qualità degli spettacoli che va di anno in anno crescendo, soprattutto che non assomiglia alle programmazioni degli altri teatri, vicini o lontani. “A Quaranthana – sottolinea Mancini - si possono vedere spettacoli che da altre parti non arriveranno mai, o arriveranno con anni di ritardo. Solo per fare qualche nome, abbiamo “scoperto” Ascanio Celestini, Paolo Migone, Luca Fagioli, ma potremmo arrivare fino a Roberto Benigni, da noi assoldato per pochi spiccioli.
Quello che abbiamo scritto significa che occorre fidarsi”.