Una bella iniziativa di prestigio che ha coinvolto anche tanti cittadini fiorentini. Ma molte persone hanno segnalato che, pur avendo scritto esattamente a mezzogiorno del 22 maggio come richiesto per ottenere l’accredito, si sono viste respingere la richiesta, o non hanno ricevuto alcuna comunicazione.
«Non era una polemica, solo 4 semplici domande –spiega Grazzini (IV)– quante richieste sono arrivate? Quante sono state accolte e quante respinte? Quanti erano i posti disponibili e quanti riservati ai cittadini? Come saranno trattati i dati personali raccolti per l’accredito?
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Ero fiducioso, anzi certo, che dalla giunta sarebbero arrivate quantomeno risposte corrette, nello spirito di male non fare, paura non avere. Invece, quasi in un record negativo di questa consiliatura, l’assessore Bettarini è riuscito ad usare i 3 minuti della risposta senza fornirci neanche uno dei numeri richiesti. Nulla. Nessun dato, nessuna replica, nemmeno sulle informazioni più basilari o sul trattamento dei dati personali, come nome, cognome, luogo e data di nascita. Un peccato, perché allora evidentemente davvero non c’è alcuna voglia di dare trasparenza ai cittadini sulla vicenda ed evidentemente sarò costretto a replicare la domanda in via ufficiale in una interrogazione scritta».
«Siamo di fronte a una vicenda che riguarda il rapporto tra cittadini e istituzioni che merita maggiore chiarezza – conclude Grazzini (IV)– Non per mettere in discussione l’evento, che anzi abbiamo apprezzato. Ma perché quando si aprono le porte del Comune ai fiorentini, lo si faccia con trasparenza e rispetto per tutti.»