Queste le dichiarazioni del consigliere Razzanelli insieme ai rappresentati dei comitati cittadini intervenuti oggi in conferenza stampa: Mario Razzanelli: “Se a Renzi manca il coraggio di rispettare la volontà dei fiorentini e non ha sufficiente forza per fermare un’ opera demenziale come la Linea 3 della tramvia; allora mi domando: come potrà fare, qualora raggiungesse il suo obiettivo di diventare Primo Ministro, a risollevare le sorti dell’ Italia dalla bancarotta incalzante?” “Il mezzo adoperato è obsoleto, il progetto approssimativo e non adatto alla nostra città”: non sono parole mie ma di Paolo Targetti, purtroppo scomparso, il quale fu tra i primi sostenitori della tramvia, ma cambiò immediatamente idea dopo aver visionato il progetto.
Chi ha distrutto per insipienza, il Parco delle Cascine e piazzale Vittorio Veneto avvallando una palificata che sventra e deturpa la città gli dovrebbe essere impedito di amministrare la città. Basti pensare a Beardeaux per capire come deve essere costruita una tramvia: alimentazione da terra e rotaie a raso; una volta che il tram è passato scompare. Renzi difenda Firenze dalla Linea 3 come si difende da Lusi e la stessa forza che adopera per reclamare le primarie nel Pd, la impieghi per cambiare questo progetto; oppure ci dica che intende imitare il suo predecessore Domenici e calpestare il volere dei cittadini.
I fiorentini vengano venerdì prossimo alla fiaccolata contro la Linea 3 organizzata insieme ai comitati, per rinfrescare la memoria al sindaco e ricordargli la promesse fatte in campagna elettorale. Maria Rita Monaco, Associazione linea 3: “ Ribadisco la nostra contrarietà non alla tramvia ma a questa tramvia. In campagna elettorale Renzi ci raccontò che era contrario alla Linea 3 omettendo però di dire che, quale Presidente della Provincia, firmò i protocolli con la Regione e Comune Maria Rita Signorini, membro di Italia Nostra: “La crisi economica ha imposto una ricontrattazione dei presiti bancari, facendo sì che i costi per le aziende costruttrici siano lievitati.
Il tasso di interesse è aumentato dal 5% a oltre il 7%. Ma il fallimento delle ditte costruttrici e i termini ormai scaduti sollevano il Comune da qualunque onere economico: le linee 2 e 3 potrebbero essere annullate senza pagare nessuna penale. Non riusciamo proprio a capire perché ci si ostini ad andare avanti in un progetto così costoso, vecchio e impattante per l’ambiente? Per questo continueremo a darci da fare con tutti i cittadini per chiedere la cancellazione della Linea 3; al contrario non ravvisiamo grossi problemi per la linea 5 (Careggi –Tabacchi) eLinea 4 (Piagge- Leopolda). Luciano Ghinoi: “E grave che un sindaco che fa della partecipazione il suo cavallo di battaglia, poi si dimentichi di ascoltare i propri cittadini.
Ed è allarmante che in un una città come Firenze ancora una volta siamo costretti a scendere in piazza per essere ascoltati, quando ormai da più parti si è riconosciuto la criticità di questo progetto. In merito alla realizzazione della linea 3 della tramvia a Firenze, Marco Cordone, capogruppo della Lega Nord alla Provincia di Firenze e Responsabile degli Enti locali dichiara quanto segue: “Mi oppongo fermamente alla realizzazione della linea 3 della tramvia a Firenze che secondo gli intendimenti dell'Amministrazione comunale passerà da via Dello Statuto verso Careggi, soprattutto perchè se succederà qualcosa (un guasto, un incidente), alla tramvia, si bloccherà il traffico veicolare ed in caso di urgenze mediche, per arrivare all'ospedale di Careggi si dovrà utilizzare l'elicottero, essendo via Dello Statuto strategica per raggiungere l'ospedale di Careggi.
Inoltre con la realizzazione dei binari per la tramvia si ridurrà notevolmente la carreggiata percorribile dal traffico privato. Pertanto aderisco e parteciperò alla fiaccolata. Colgo l'occasione per ricordare all'opinione pubblica che la Lega Nord nel 2008 e nel 2009 organizzò delle iniziative in piazza Dalmazia contro la realizzazione della tramvia, tra cui una in cui diversi esponenti leghisti insieme a cittadini che avevano aderito ai vari comitati, si incatenarono per protesta. Inoltre il Carroccio è stata parte notevolmente attiva nella sottoscrizione dei referendum.”