"Il Corriere titola 'Mi candidò. Non è così, almeno per adesso. Per adesso ci basta la data: vogliamo sapere che il candidato lo sceglieranno i cittadini e non i burocrati dei partiti". Lo scrive il sindaco di Firenze Matteo Renzi sulla sua pagina Facebook , riferendosi ad una sua intervista al Corriere della Sera in cui chiede al segretario Pier Luigi Bersani di convocare le primarie del Pd. "Ho chiesto che Bersani convochi le primarie del Pd a ottobre - spiega Renzi - , dove confrontarci sereni sulle idee per l'Italia dei prossimi 20 anni.
In tutto il mondo qualche mese prima delle elezioni si fanno le primarie; spero - conclude il 'sindaco rottamatorè - che i dirigenti romani non abbiano paura e non cambino le regole". Al riguardo della situazione in cui versa l'Italia e alle parole di Matteo Renzi, la nota Mauro Romanelli e Tommaso Grassi: “Il Paese ha bisogno di un Governo di svolta politica che affronti le gravi ingiustizie sociali ridistribuendo il reddito attraverso una forte patrimoniale sulle grandissime ricchezze, che rilanci una forte politica per il lavoro innovativo e la green economy, che moralizzi la politica e i partiti, che faccia riforme di modernità nel campo dei diritti civili, che proponga forti cambiamenti nel funzionamento dell’Europa e dei mercati finanziari.” – dichiarano il Consigliere regionale Mauro Romanelli e il Consigliere comunale Tommaso Grassi. "Tutto questo può essere realizzato solo da un centro-sinistra che però svolti veramente, prima di tutto nelle persone, cambiando facce e metodi, e che si dia un chiaro e definito programma di discontinuità eliminando ogni tentennamento e reticenza.
Un centro sinistra che abbia un leader legittimato dalle primarie." “Per questo chiediamo con forza che le forze politiche del centro-sinistra, aprendo anche a movimenti e soggetti non partitici, aprano il cantiere del programma e indichino immediatamente le primarie di coalizione per il leader. Leader che dovrà interpretare i valori del centro sinistra, i valori del popolo progressista, del lavoro, della pace e della difesa dei beni comuni.” “In questo senso l’autocandidatura del Sindaco di Firenze Matteo Renzi rappresenta un elemento totalmente incompatibile con i valori sopra indicati e pericoloso per la tenuta della coalizione che si sfascerebbe immediatamente come del resto si è sfasciata nel Comune di Firenze e prima ancora in Provincia quando Renzi era Presidente.” “Matteo Renzi, che aveva sempre detto che fare il Sindaco era il mestiere più bello del mondo e che non si sarebbe candidato a Premier, getta così la maschera, come tutti avevano del resto già capito da tempo, dimostrando di essere solo un arrivista disposto a fare il leader di una coalizione che esprime idee esattamente opposte a quelle che ha sempre sostenuto e praticato.” “Particolarmente poco seria ci pare l’argomentazione che per l’Amministrazione di Firenze non cambierebbe nulla perché le sue funzioni sarebbero assunte dal Vice-Sindaco: ci sembra davvero poco rispettoso verso i cittadini ai quali ha chiesto il voto e ai quali ha fatto così tante promesse anche se da un certo punto di vista è anche vero che cambierebbe poco, visto che già oggi di Firenze non si occupa quasi per niente, tutto dedito alla propria campagna di affermazione mediatica.
Comunque registriamo che non ha neppure il coraggio di candidarsi ‘senza rete’, rimettendo il mandato di Sindaco.” “Siamo certi che il popolo democratico e progressista rifiuterà una candidatura che punta a vincere probabilmente con il sostegno di ingenti finanziamenti di grandi gruppi privati e magari con il consistente apporto, alle elezioni primarie, di forti iniezioni di voti del PdL e del Terzo Polo.” – concludono il Consigliere regionale Mauro Romanelli e il Consigliere comunale Tommaso Grassi.