Dopo le promesse di cambiamento dei tracciati tramviari rilasciate in campagna elettorale dal candidato Renzi e dopo due anni e mezzo trascorsi inutilmente, vengono oggi riesumati gli stessi tracciati tramviari con gli stessi errori del progetto iniziale degli anni '90. Le previsioni di tali tracciati sono state peraltro recepite nel nuovo Piano strutturale approvato, e di queste perUnaltracittà ha richiesto, senza essere ascoltata, lo stralcio e la sostituzione con un sistema di metrotreno utilizzando i binari esistenti e aggiungendo solo la linea tramviaria 5. Eppure i punti critici delle linee 2 e 3 della tramvia sono numerosi, come ammette anche l'attuale amministrazione comunale: alcuni tecnici del gruppo urbanistica di perUnaltracittà dopo un'attenta analisi dei progetti ne hanno individuato i limiti dei e proposto alternative che utilizzano i binari ferroviari esistenti. A tutto questo si aggiunga il danno ambientale derivante dall'annunciato taglio degli alberi in una zona che andrebbe al contrario arricchita di verde, gravata com'è da problemi di traffico, di inquinamento e di densificazione urbanistica.
E infine la mancanza di comunicazione e di trasparenza sul cronoprogramma effettivo dei lavori nonché sulle modalità di cantierizzazione. Daremo il nostro contributo, al fianco dei numerosi soggetti contrari al progetto esistente, affinché la fondamentale partita del trasporto pubblico su ferro nell'area urbana fiorentina non sia giocata guardando al passato. Le proposte di perUnaltracittà La linea 2 è evitabile perché si può utilizzare la linea ferroviaria della Leopolda, dalle Piagge a Porta a Prato; l'attuale progetto tramviario ha invece nodi complessi da risolvere sia per una corretta cantierizzazione che per l'impatto trasportistico e ambientale: interramento nella ex palude di Gondilagi, la strettoia di via di Novoli, il viadotto sopra il ponte sul Mugnone, l’attraversamento dell’edificio del Mazzoni e dei viali Belfiore e Rosselli proprio dove la linea sarebbe adiacente al metrotreno da noi proposto; difficoltà che ne incrementano a dismisura costi e tempi di realizzazione.
La tramvia 2 è sostituibile con la linea di metrotreno da Porta a Prato/Leopolda-Puccini-Cascine fino alle Piagge, già prevista come linea 4 nel Piano strutturale, e da far integrare con l'altra linea tramviaria 5. La linea 3 è evitabile, con grande risparmio di risorse e di consumo di suolo, progettando il metrotreno con le fermate Rifredi-Dalmazia-Macelli-Santa Maria Novella sull'attuale sede ferroviaria e collegandolo poi alla linea tramviaria 5, Dalmazia-Viale Redi-Cascine-Foggini. Questa la proposta da noi presentata già in occasione della discussione del Piano strutturale e oggetto anche di Osservazione al P.S.
Il tracciato attuale ha nodi molto difficili da sciogliere: via dello Statuto con la costruzione di un nuovo sottopasso ferroviario da via Crispi la cui cantierizzazione simulata paralizzerebbe la direttrice per Sesto, il passaggio per viale Strozzi e quello per piazza Dalmazia. Cittadini Area Fiorentina e Italia Nostra Firenze "Si ribadisce la propria contrarietà all’esecuzione della Linea 3 della tramvia i cui lavori dovrebbero partire nei prossimi giorni. Dopo il Referendum promosso nel 2008, il cui esito avrebbe richiesto una seria revisione dei tracciati di tutte le linee tranviarie soprattutto dopo le clamorose mobilitazioni contrarie, si è voluto procedere ugualmente, ignorando gli interessi e l’opinione della cittadinanza.
Dopo la carota della variante, che in zona Statuto avrebbe permesso il salvataggio degli alberi, arriva ora il bastone del ritorno al progetto originario, con la perdita di tutti gli alberi di Statuto, l’annunciato abbattimento dei 40 alberi di Viale Morgagni, alberi di grandi dimensioni, appartenenti al Viale della Rimembranza (in memoria dei caduti della Grande Guerra). E inoltre interventi per assicurare la circolazione automobilistica, la devastazione dei viali del Poggi, attorno alla Fortezza da Basso e altre gravissime compromissioni dello spazio storico urbano.
Lo stesso passaggio della Linea 2 dal Duomo non è affatto sventato. La nostra critica riguarda tutto il sistema tranviario che si vuole ad ogni costo attuare: asimmetrico, incentrato sulla Stazione di S.M. Novella (dalla quale si allontanerà l’AV) e privo delle minime qualità di ambientazione urbanistica. Un progetto che dichiara di voler piegare Firenze alla tramvia invece di adattarla a un contesto tanto prezioso. E che ha già provocato molti danni in cambio di benefici molto dubbi. Riteniamo la Linea 3 particolarmente inutile e sostituibile con collegamento bus Careggi– Dalmazia, integrato fino a S.M.
Novella da una connessione ferroviaria attrezzata." Le parole dell’assessore Mattei “È impossibile in questa fase rimettere in discussione la realizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia. Per la linea 2 i cantieri sono già aperti, per la linea 3 è questione di poco. Senza contare che è indispensabile ampliare il sistema tranviario cittadino se vogliamo dotare Firenze di un mezzo di trasporto efficiente, ecologico e di livello europeo”. È quanto dichiara l’assessore alla mobilità e manutenzioni Massimo Mattei replicando alle affermazioni di esponenti dell’opposizione e di rappresentanti dei comitati contrari alle linee 2 e 3 della tramvia.
“Fin dal primo giorno questa Amministrazione ha lavorato per perfezionare i progetti, come testimonia la decisione di stralciare il passaggio dal Duomo – spiega l’assessore Mattei –. Ma anche la revisione deve avere un termine se si vuole realizzare concretamente un’opera destinata, una volta conclusa, a migliorare decisamente il trasporto pubblico e quindi la mobilità in città. Il successo della linea 1 dimostra che la tramvia è un mezzo di trasporto che piace e che viene usato volentieri dai cittadini”.
Per quanto riguarda gli annunciati ricorsi, l’assessore Mattei sottolinea: “Siamo certi che le procedure assunte dall’Amministrazione siano assolutamente regolari e pertanto a prova di azione legale”. E a chi rilancia l’esito del referendum cittadino sulla tramvia, l’assessore Mattei ricorda: “Il programma del sindaco Renzi prevedeva la realizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia, con la significativa modifica del Duomo, modifica che è stata già effettuata. La vittoria alle elezioni nei confronti di candidati che invece annunciavano lo stop definitivo al sistema tranviario parla da sola”.
“Non stupisce la contrarietà del capogruppo della Lega Nord Mario Razzanelli, da sempre ostile a questa opera. È invece sorprendente la posizione di alcune forze che si rifanno a movimenti ambientalisti e della sinistra radicale che, caso più unico che raro, si stanno opponendo ad un sistema di mobilità pubblica non inquinante e più efficiente e che può, concretamente, ridurre il traffico e lo smog. Ma si sa che le vie dell’opposizione pregiudiziale sono infinite” conclude l’assessore Mattei.