Domani lo "Stato dell'Unione" con Monti, Draghi e Barroso. Ma c'è chi è pronto a scendere in piazza alle 17.30 per affermare la sovranità popolare contro gli "attacchi neoliberisti" “I principali referenti del neoliberismo europeo si troveranno a Firenze il 9 e 10 maggio per la conferenza "Lo Stato dell’Unione": il primo ministro Mario Monti, il presidente della Commissione José Manuel Barroso, i Commissari per gli Affari economici, Olli Rehn, e per il Mercato interno, Michel Barnier, il presidente della Bce Mario Draghi" questo l’intervento della capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo. "Al centro della conferenza l'applicazione delle politiche neoliberiste sostenute dalla Commissione europea nei confronti degli Stati e della popolazione del vecchio continente.
Queste politiche ricche di privatizzazioni, tagli alla spesa pubblica, compressione dei salari e dei diritti dei lavoratori, non possono certo contare su un consenso popolare ampio e vengono perciò perseguite da governi più o meno tecnici che approfittano di uno shock causato da un evento contingente, provocato ad hoc per questo scopo, oppure generato da incapacità politiche o da cause esterne. Ecco la genesi della "Shock economy” in Europa e in Italia, figlia della paura di entità agitate ad arte come lo spread e il default, dove la politica partecipata, con tutti i suoi limiti e le sue contraddizioni, è stata superata dai governi tecnocratici voluti da Bruxelles". L’attacco diretto e violento dei mercati finanziari alla sovranità popolare e alla ricchezza comune sta così assumendo i contorni di una vera e propria resa dei conti finale.
Con la motivazione del pareggio di bilancio e del risanamento dei debiti sovrani aggravati da una crisi economica e finanziaria dovuta principalmente all’avidità delle banche e dei grandi investitori internazionali, oltre a un modello di sviluppo neoliberista che mostra tutto il suo fallimento, si sta imponendo ovunque la privatizzazione dei beni comuni ed una più iniqua distribuzione della ricchezza a favore delle fasce più ricche. Di fronte a questo nuovo caso di “shock economy” è urgente reagire per impedire il totale smantellamento dello stato sociale e costruire, al contrario, una società giusta e sostenibile che usa l’economia e la finanza come strumenti a sostegno della dignità di ciascuno, non come armi per derubare l’umanità dei propri diritti. Per questo saremo in piazza domani, alle 17.30 in Piazza dell'Unità d'Italia, per denunciare le pratiche antidemocratiche dell'Unione Europea, per riaffermare la sovranità sospesa anche nei luoghi propri delle istituzioni locali, Comune di Firenze e Regione Toscana, che offrono spazi e solennità per discutere di "Economic Governance for Europe" e di " The EU in a New World" senza rendersi conto, se li consideriamo in buona fede, che così danno un sostegno a politiche che impoveriscono anche i fiorentini, i toscani e gli europei tutti”