“L’aeroporto dove atterrerà il Papa? La Regione continua a snobbarlo”. Questa in sintesi la presa di posizione del consigliere regionale Dario Locci (Gruppo Misto), a proposito dell’aviosuperficie che sarà utilizzata dal Pontefice per la visita pastorale, programmata per il prossimo 13 maggio. Proprio in questi giorni l’Aeronautica militare sta svolgendo alcuni sopralluoghi. “Non è un caso – spiega Locci – se lo scalo di Sansepolcro è stato scelto dal Vaticano. Questo aeroporto è dotato di una pista di 875 metri, ben più lunga di quella di altri scali toscani, è stato scelto dall’Enac per testare un innovativo sistema di illuminazione, che sarà poi adottato da aeroporti come Malpensa e Venezia, ed è inserito dal 1988 nel piano della Protezione Civile”. “Eppure – continua il consigliere – la Regione continua a ignorarlo”.
Fino ad oggi, infatti, l’aeroporto di Sansepolcro, struttura privata ma con funzione pubblica, non è mai stato inserito nei piani regionali, “né – sottolinea Locci – ha ricevuto un centesimo di soldi pubblici”. “La Regione – prosegue - avrebbe a disposizione un’infrastruttura completamente gratuita e potenzialmente strategica: data la sua posizione, l’aviosuperficie potrebbe agilmente servire tutto il centro Italia, facendo da polo attrattivo sia per il turismo che per le aziende locali.
Per di più esiste già un progetto di sviluppo dello scalo ai fini turistici, a spese del proprietario dell’impianto, Andrea Pichi Graziani”. “Farò in modo che la Giunta si accorga del potenziale rappresentato da questo scalo – conclude Locci – a partire dalla stesura del prossimo Piano delle Infrastrutture e della Mobilità, che sarà discusso a breve in Consiglio”. In merito a ciò il presidente del Gruppo Misto ha già elaborato un’interrogazione.