"Dirò quello che penso, molte cose però le terrò per me" inizia così l'ex tecnico viola che si è presentato all'Artemio Franchi con la divisa ufficiale del club gigliato. Negli stessi istanti i tifosi della Curva Fiesole hanno attaccato uno striscione davanti ai cancelli dello Stadio di Firenze "Da mercenari circondato, uomo vero ti sei dimostrato!" schierandosi apertamente con il mister nonostante la squadra sia in difficoltà a due partite dal termine del campionato con i punti fatti, pochi, ed uno in più da fare ancora, salvo sperare nei risultati di altre squadre. "Ci tengo a salutare Firenze.
E' stata un'avventura in cui ho creduto e credo ancora, ringrazio i Della Valle che mi han permesso di viverla, e fosse stato per me non avrei voluto finirla, non così. Chiedo scusa per l'epidsodio a Società, Firenze, ed anche a Ljajic. Ci tenevo a dire le cose che mi han dato fastidio, molti perbenisti e moralisti che han dato giudizi senza sapere la storia di un uomo, senza aver vissuto la situazione. Parlo di un ragazzo che ha iniziato ad allenare i bambini per portarli via dalla strada, gli operai nel dopo lavoro.
Arrivato in Serie A perché ha vinto campionati. Non mi sono mai permesso di dare giudizi lesivi nè consigli a nessuno ma ho solo pensato a lavorare e non devo dimostrare niente. Su due o tre punti però non transigo: rispetto per me e per mio lavoro, rispetto per la squadra che alleno e rispetto per la mia famiglia. Chiedo scusa ma su questo non transigo. Il gesto è stato brutto e deprecabile. Sono dispiaciuto. Davanti alle telecamere ha una valenza nello spogliatoio sarebbe stato virile sanguigno..
ma è passato solo come violenza. Dico io però, se è deprecabile lo è sempre. Non ho mai detto di essere Padre Pio, andate a chiedere a chi ho allenato chi è Delio Rossi. Ma ho sbagliato pago sto pagando e pagherò.. da lì a dare giudizi.. Però io non devo vendere niente né essere paladino di nessuno, credo in quello che faccio, solo che molte volte ferisce più la lingua della spada"
Chiedo a Firenze di stare vicino ai giocatori ai Della Valle. Gli allenatori passano.." I Tifosi: "Ho sempre operato nel bene della mia squadra, e paradossalmente ciò che è accaduto.. Certe cose me le tengo dentro non è il momento di commentare il comportamento della squadra in campo e fuori o altri aspetti. Un gesto deprecabile, ma umanamente comprensibile" Sulla vicenda è intervenuta la Uisp Toscana con una nota: “L’atto di violenza a cui abbiamo assistito nella partita contro il Novara è il frutto di una politica societaria sbagliata, dove la dirigenza viola è spesso assente, assente nella gestione in una fase particolarmente difficile per la squadra e la città.
La società, dunque, deve ritenersi la principale colpevole di quanto accaduto”. Così Ugo Bercigli, presidente della Uisp Toscana, commenta la vicenda relativa a Delio Rossi. Secondo Bercigli, “quando succedono cose del genere, a monte ci sono responsabilità di guida di tutta l’organizzazione. E’ troppo facile – incalza Bercigli - assentarsi dalla tribuna, con fare sdegnato, alla fine del primo tempo”. Secondo il presidente del comitato regionale toscano, “il mondo intero ha assistito alla scrittura di una brutta pagina nella storia del calcio a Firenze”.
E su Delio Rossi: “L’allenatore della Fiorentina non può essere assolutamente giustificato” perché “non c’è provocazione che possa giustificare un atto di violenza”. E poi, “quando si hanno certi ruoli si deve essere di esempio”. AntLen