Inaugurato oggi al Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze “Lontano da Touba. Misticismo islamico tra Senegal e Italia”, reportage fotografico sulla celebrazione del Grand Magal, ricorrenza - commemorata ogni anno dalle comunità islamiche del Senegal - dell’esilio imposto dai Francesi al leader religioso Cheickh Amadou Bamba. Ogni anno a Dakar le masse dei credenti si mettono in marcia per raggiungere, nella moschea di Touba, la tomba della loro guida spirituale.
L’anniversario viene celebrato in diverse città del mondo (New York, Tokio, Parigi); in Italia a Pisa, dove per l’occasione si riunisce la comunità dei senegalesi immigrati nel nostro paese e la città diventa un punto di preghiera e di incontro. La mostra, promossa dal Dipartimento di Storia delle arti e dello spettacolo dell’ateneo fiorentino e ospitata dalla sezione di Antropologia e Etnologia del Museo di Storia Naturale, espone le suggestive immagini del fotografo e giornalista fiorentino Massimo D’Amato - autore del libro “Pisa-Dakar.
La via del Sufismo” - che raffigurano momenti importanti della vita del popolo senegalese: un viaggio alla scoperta delle tradizioni, un omaggio ai valori della comunità che è stata così duramente colpita a Firenze lo scorso 13 dicembre. L’esposizione, che resterà aperta fino al 31 maggio, è stata inaugurata oggi dal rettore dell’Ateneo Alberto Tesi, da Pape Diaw, rappresentante della Comunità senegalese in Toscana, e dal presidente del Museo di Storia Naturale Giovanni Pratesi, presente l’autore.
Sono intervenuti Pietro Clemente, ordinario di Antropologia culturale, Lucilla Saccà, associato di Storia dell’arte contemporanea, il preside della facoltà di Lettere Riccardo Bruscagli, il direttore del Dipartimento di Storia delle arti e dello spettacolo Siro Ferrone ed Eraldo Stefani, console onorario della repubblica del Senegal a Firenze. Le foto della mostra sono in vendita a cura dell’autore: il ricavato sarà devoluto alle famiglie delle vittime del 13 dicembre scorso.