E’ stato inaugurato oggi il quarto impianto di teleriscaldamento a biomasse legnose dell’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve (il quinto sul territorio con quello realizzato dal Comune di san Godenzo), un altro traguardo importante per questo ente, che da sempre persegue la strada delle energie rinnovabili e dello sviluppo sostenibile raggiungendo, in particolar modo per il comparto della valorizzazione delle biomasse forestali, livelli di eccellenza a livello regionale e nazionale.
Eccellenza riconosciuta anche lo scorso 15 marzo a Cremona con il il 1° posto nell’ambito del Premio Nazionale “Bionergy 2012- Best Practices-Biomasse” conferito da Legambiente-Chimica Verde-Cremona Fiere. L’impianto, dopo quelli in funzione al centro demaniale di Rincine, Pomino e Castagno d’Andrea, fornirà energia termica alla bellissima Abbazia, agli uffici ed alle strutture del Corpo Forestale dello Stato ed agli altri edifici della frazione di Reggello. Questo nuovo progetto è stato realizzato grazie all’impegno congiunto dell’Unione Comuni Valdarno Valdisieve , il Comune di Reggello e il Corpo Forestale dello Stato – Ufficio territoriale per la Biodiversità.
La gestione sarà affidata a quest’ultimo, mentre la proprietà sarà dell’Unione e del Comune di Reggello. Da non dimenticare anche la Regione Toscana che ha contribuito economicamente alla realizzazione di tutta la struttura. L’impianto, dopo quelli in funzione al centro demaniale di Rincine, Pomino e Castagno d’Andrea, fornirà energia termica alla bellissima Abbazia, agli uffici ed alle strutture del Corpo Forestale dello Stato ed agli altri edifici della frazione di Reggello.
L’impianto, alimentato da 2 caldaie di potenza totale di 900 kw, è caratterizzato da una serie di soluzioni progettuali tese ad ottenere affidabilità di funzionamento, economicità, sicurezza e basse emissioni inquinanti. In questo senso si prevede, infatti, una riduzione annuale di 302 tonnellate di anidride carbonica emesse ed un risparmio di 105 tonnellate di petrolio. Quel che è ancora più importante da dire è che il teleriscaldamento sarà alimentato dagli scarti di legno provenienti dalla gestione proprio della foresta di Vallombrosa.
La rete di distribuzione avrà un’estensione di 1274 metri e servirà 16 edifici. Anche la soluzione architettonica adottata, con la centrale termica e il deposito del cippato interrati, ha portato ad un inserimento paesaggistico gradevole e adeguato alla bellezza che circonda l’impianto stesso.