Un appuntamento annuale per verificare i passi avanti compiuti e i problemi ancora aperti: è questo l’impegno preso dal presidente della Toscana Enrico Rossi, intervenuto nella prima sessione del secondo giorno di lavori del seminario internazionale sulla sicurezza in mare. “Un appuntamento – puntualizza Rossi – che ripeteremo fino a quando non avremo ottenuto risultati”. “Siamo tenaci – ha detto tra l’altro il presidente – e quindi dopo aver imboccato questa strada vogliamo proseguire, per raggiungere i necessari livelli di sicurezza e tutelare il nostro mare, la vita delle persone e dei lavoratori del mare, l’ambiente e anche le opportunità di sviluppo che ruotano interno al sistema marittimo.
Ci ritroveremo ogni anno per fare il punto della situazione, aperti alle idee più avanzate, ai contributi di cittadini, associazioni, esperti.” “Lo consideriamo prima di tutto – ha concluso il presidente Rossi – un dovere civico nei confronti delle famiglie delle vittime, dei lavoratori e dell’economia del mare e di tutta la società, non solo toscana”. Controllo delle rotte, tutela delle aree marine di pregio, porti puliti, raccordo strategico fra tutte le autorità competenti sulle attività in mare e nuove risorse europee per elevare gli standard di sicurezza. Sono questi i cardini della proposta in cinque punti per una navigazione più sicura nelle acque del Mediterraneo emersa dal seminario organizzato all’Isola del Giglio da Regione Toscana e Crpm (Conferenza delle regioni marittime europee), con la collaborazione della Regione Bretagna, del Comune del Giglio, della Provincia di Grosseto e con il sostegno del Programma Operativo Italia- Francia Marittimo 2007-2013. Di seguito, le cinque proposte per una navigazione più sicura.
1.“Solo una logica di sistema e una forte collaborazione tra le autorità e le Regioni interessate potrà portare a risultati importanti in terminidi sicurezza”. Ne è convinto l’asserrore regionale ai trasporti Luca Ceccobao, intervenuto oggi al seminario internazionale del Giglio sulla sicurezza in mare. L’assessore ha rapidamente riordato la dimensione anche economica del trasporto marittimo passeggeri in Toscana: 6,5 milioni di passeggeri/anno nei solo porti di Livorno e di Piombino.Istituire una normativa europea per obbligare i porti a dotarsi di servizi per la raccolta dei rifiuti per la depurazione delle sostanze reflue. 2. Creare, per le navi di medio e grande cabotaggio e soprattutto per quelle che trasportano passeggeri o sostanze pericolose e inquinanti, un sistema efficiente di controllo e autorizzazione delle rotte simile a quello che vige per la navigazione aerea, riducendo la discrezionalità dei comandanti e delle società di navigazione, anche con l’uso di poteri sanzionatori. 3.
Realizzazione di un sistema di osservazione integrato fra radar, satelliti, strumenti remoti e sensori in loco a cominciare da tutte le aree marine di particolare pregio, e tra queste l’Arcipelago Toscano e l’alto Tirreno, per controllare le rotte delle navi e individuare gli sversamenti di inquinanti in mare, garantire la sicurezza e prevenire gli incidenti. 4. Costruire un sistema di governance fra tutte le autorità competenti, in cui informazioni tecniche e previsioni meteo-marine siano la base per regolare e controllare le rotte e il traffico navale di passeggeri e merci (in particolare quelle pericolose). 5.
Costituzione di un Fondo europeo dedicato agli investimenti necessari per elevare gli standard di sicurezza per il controllo delle rotte.
Per quanto riguarda le crociere 1 milione di passeggeri che gravitano su Livorno, con un trend di aumento del 20% registrato solo tra il 2010 e il 2011. “Con la Direzione marittima di Livorno – ha proseguito l’assessore Ceccobao – abbiamo avviato un confronto tecnico sulla sicurezza e sul controllo delle rotte, per la definizione di strumenti nuovi e più avanzati. Infatti pensiamo a un sistema radar integrato, al completamento di una rete che parzialmente esiste, all’uso delle tecnologie più efficaci, ad una diffusione ampia delle conoscenze in materia di sicurezza e di prevenzione”. “C’è poi – ha proseguito l’assessore – il tema del ruolo umano negli incidenti.
Progetti sperimentali finanziati a livello europeo stanno studiando misure per limitare la discrezionalità dei comandanti sulle rotte per ridurre le possibilità di errori umani. Infine – ha concluso l’assessore Ceccobao – sempre in una logica di sistema e di integrazione, stiamo rafforzando il lavoro che da tempo svolgiamo in partenariato con le Rergioni che con noi sviluppano il progetto europeo Italia Francia Marittimo”.