Quattro manager, tre uomini e una donna, chiusi in una stanza, sono pronti a battersi, senza esclusione di colpi, per un posto di direttore generale per una multinazionale giapponese. Ciascuno contro tutti o almeno questo è quello che credono. Ma la stessa azienda dichiara che tra i quattro c'è infiltrato, uno psicologo. Ma chi è? E sarà vero? Seguendo le regole di un gioco crudele, i quattro accettano di affrontare strane prove attitudinali e di rivelare agli altri i propri segreti più imbarazzanti, pronti anche a umiliarsi pur di guadagnare l'ambito posto.
Ciascuno inganna l'altro, subisce l'inganno e inganna se stesso. Sfruttando la struttura e il ritmo del thriller, l'autore mescola indizi veri con piste false che alimentano continui colpi di scena portando lo spettatore a un sorprendente finale che ribalterà tutte le convinzioni acquisite fino a quel momento. Kimera propone un altro capolavoro del teatro contemporaneo che per tre stagioni ha monopolizzato il cartellone di Barcellona con un successo clamoroso. Quanto può essere crudele un ambiente lavorativo? Fino a che punto possiamo permettere alle aziende di applicare gerarchie ingiuste e sottoporci a prove umilianti, pur di ottenere una posizione socialmente rispettata? E se rappresentato a teatro, fin dove arriviamo a crederlo verosimile? Gli spettatori che hanno avuto la fortuna di vederlo la scorsa stagione hanno pensato “E’ talmente assurdo che deve essere vero”, ecco cosa ti porta a rispondere Il metodo Gronholm .
La drammaturgia è scorrevole e permette un vivo coinvolgimento del pubblico, che si trova continuamente a dover valutare chi dice la verità e chi no, chi dei quattro personaggi è veramente umano o finge. Una nota va spesa per la sapiente regia di Paolo Santangelo, che orchestra una macchina teatrale di voci e caratteri capace di appassionare il pubblico. Tra gli attori spicca su tutti Marco Contè che detta i tempi dello spettacolo mantenendo il personaggio realmente insopportabile. Gaia Nanni è superba nel personaggio dell’aspirante manager, credibile e tagliente nella sua cattiveria.
Notevole infine, l'affiatamento fra i quattro attori che, con gli ottimi Fabio Rubino e Angelo Zedda formano, assieme agli altri, un gruppo di alta qualità. Gaia Nanni è nata a Firenze. Attrice professionista del gruppo Kimera, si forma al Teatro Puccini ed esordisce nel 2000 continuando negli anni con una predilezione per la prosa contemporanea. Presentatrice, comica e attrice interpreta ruoli di diverso genere per numerosi registi italiani mostrando un enorme versatilità. Il 2011 è l'anno della sua consacrazione: definita la "Maratoneta del Sipario" la giovane attrice fiorentina è onnipresente nella stagione teatrale fiorentina.