I Comuni di Barberino Val d’Elsa, San Casciano Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa mettono gratuitamente a disposizione delle aziende un software finalizzato alla gestione on-line degli adempimenti relativi all'applicazione della tassa di soggiorno. Dopo aver approvato in sede di consiglio comunale il regolamento per l'applicazione, le amministrazioni comunali hanno promosso una serie di incontri informativi con le strutture ricettive per illustrare le procedure di riscossione e la modulistica predisposta per i relativi adempimenti.
I Comuni hanno provveduto anche a distribuire una scheda multilingue, a disposizione delle aziende, che sintetizza i casi di esenzione dell'imposta di soggiorno. Frutto di un percorso condiviso dai Comuni del Chianti fiorentino e senese (Barberino Val d'Elsa, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Radda in Chianti, San Casciano in Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa), dai Comuni di Bagno a Ripoli e Impruneta e dalle associazioni di categoria, il regolamento definisce tariffe omogenee, suddivise per tipologia di struttura, applicate ad un territorio che complessivamente conta 100mila abitanti.
Il gettito dell'imposta è destinato al finanziamento, parziale o totale, di una rete di investimenti culturali e di azioni di promozione turistica. Oltre alla manutenzione del patrimonio pubblico, alla viabilità, alla segnaletica e alla manutenzione delle strade comunali, agli interventi sulla mobilità locale, all’attivazione della banda larga, la tariffa servirà a finanziare il controllo sull’abusivismo edilizio ed economico connesso alle attività ricettive. L'imposta, applicata per tre anni a partire dal 2012, viene introdotta in caso di pernottamento nelle strutture ricettive nel periodo che va dal 1° marzo al 31 ottobre.
La tariffa è pagata a persona per ogni singola notte di permanenza e riscossa dal gestore della struttura ricettiva. La misura dell’imposta è commisurata alla tipologia delle strutture. Per quelle alberghiere il riferimento è dato dalla classificazione articolata in “stelle” e oscillerà tra 0,50 centesimi e 4 euro; per l'extralberghiero (residence) la misura è definita in base alla classificazione articolata in “chiavi”. In quest’ultimo caso l'imposta va da 1 a 2 euro. Per le altre strutture extralberghiere, come previsto dalla normativa regionale, la misura è definita, in maniera unica differenziata per tipologia (affittacamere professionali e non, agriturismo e case vacanze, campeggi, case per ferie, residenze d'epoca) e spazia da 1 a 2,50 euro. L’imposta non viene applicata oltre al quarto giorno di soggiorno consecutivo nello stesso albergo, campeggio, casa per ferie, ostello e affittacamere e oltre il settimo giorno nello stesso agriturismo, casa vacanze, residence e residenza d’epoca.
Il regolamento prevede anche che siano esenti dal pagamento dell’imposta i residenti, gli under 14, i portatori di handicap, coloro che soggiornano nelle strutture per sottoporsi a cure e per motivi di lavoro in forma occasionale. In caso di mancato versamento sarà applicata, come da normativa vigente, una sanzione amministrativa pari al trenta per cento dell'importo non versato.