FIRENZE– Una soluzione abitativa temporanea per immigrati in regola con il permesso di soggiorno ed un lavoro. É quella realizzata dal Comune di Calenzano in collaborazione con la Regione e CASA Spa e che è stata al centro del convegno che si è tenuto stamattina a Palazzo Bastogi a Firenze e al quale è intervenuto anche l’assessore regionale al welfare e alle politiche per la casa Salvatore Allocca. La Residenza di Primo Inserimento, questo il nome del progetto, di Calenzano consiste in un edificio realizzato secondo i criteri della bioedilizia per abbattere i costi di gestione e raggiungere elevati livelli di efficienza energetica.
L’edificio si sviluppa su tre livelli fuori terra e contiene 15 unità abitative di differenti dimensioni (si va da alloggi piccolissimi, alloggi in condivisione fino ad appartamenti veri e propri per famiglie). Gli alloggi mettono a disposizione 36 posti letto e permettono di realizzare le condizioni necessarie per i ricongiungimenti familiari. La locazione prevede una permanenza di medio termine, contratti 3+2, a canone agevolato. Costo complessivo dell’operazione 1 milione e 826 mila euro: 739 mila euro provengono dalle casse regionali, il resto da quelle del Comune di Calenzano.
Un progetto innovativo che ha le caratteristiche per essere replicato in altre realtà, toscane e nazionali, una sorta di ponte tra l’abitare precario e le politiche abitative tradizionali. “La spinta al progetto – ha detto Allocca durante l’intervento che ha concluso il convegno – è arrivata da una semplice considerazione. Ovvero che l’immigrazione non è un fenomeno occasionale ed imprevedibile. In Toscana gli stranieri sfiorano il 10% della popolazione residente e sono aumentati in modo esponenziale negli ultimi 10 anni.
Non si tratta più di emergenza. Possiamo però parlare urgenza quando dobbiamo affrontare il discorso relativo all’individuazione di soluzioni abitative per queste persone, perchè è il problema principale di chi, con coraggio, decide di trasferirsi da uno stato all’altro in cerca di opportunità di lavoro e benessere”. L’esperienza di Calenzano è importante perchè cerca di trovare una soluzione concreta alle distorsioni esistenti nel mercato degli alloggi. “L’unico modo – ha aggiunto Allocca – che abbiamo per cercare di porre un rimedio a questa situazione che è progressivamente degenerata, è riuscire ad aggredire il mercato stesso con politiche pubbliche efficaci.
Come introdurre una tassa di scopo sugli alloggi lasciati sfitti, valorizzare il ruolo delle Agenzie per la casa oppure spostare risorse per sostenere gli affitti senza un erogazioni a pioggia ma più mirate. Insomma – ha concluso – occorre il coraggio di mettere in atto politiche incisive per affrontare un tema che viene considerato minato. Coraggio unito al rigore e alla voglia di cambiare una situazione che è diventata insostenibile”. Federico Taverniti