Firenze, 30 marzo 2012 – Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte tra i giovani: ogni giorno sulle strade italiane perde la vita un ragazzo tra i 15 e i 20 anni. Nel nostro Paese si consuma quotidianamente una “strage a puntate” che, nel solo 2010, ha fatto registrare 371 vittimee 38.235 feriti tra gli adolescenti, pari al 9% dei 4.090 decessi. La maggior parte delle giovani vittime si registra tra i conducenti di ciclomotori e autovetture (243 ragazzi), un terzo (110 giovani) tra i trasportati e una minima parte (18 adolescenti) tra i pedoni (Fonte: ACI-Istat). Per contrastare questo drammatico fenomeno la Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale e l’Arma dei Carabinieri hanno lanciato il progetto “Caserme aperte alla sicurezza stradale”, un tour itinerante nelle caserme, dedicato agli studenti delle scuole medie superiori che si propone di sensibilizzare i giovani verso comportamenti di guida corretti e responsabili. L’iniziativa, che vede schierata la Onlus delle Compagnie di Assicurazione e l’Arma nella battaglia contro l’incidentalità stradale, trae origine da un Protocollo d’intesa siglato lo scorso anno tra la Fondazione ANIA e il Ministero dell’Interno.
La prima iniziativa realizzata a partire da luglio 2011 è stato il progetto “Adotta una strada” che si proponeva di rendere più sicure la Silana-Crotonese, la Nettunense e la Romea. Attraverso l’aumento dei controlli è stato promosso il rispetto delle regole al volante, intensificando anche la lotta alla guida in stato psicofisico alterato. Sulla scia del successo di “Adotta una strada”, prosegue la collaborazione tra la Fondazione ANIA e l’Arma dei Carabinieri con ”Caserme aperte alla sicurezza stradale”,che fa tappa oggi a Firenze presso il Comando Legione Carabinieri Toscana.
L’appuntamento fiorentino segna la conclusione del tour, che è partito da Roma il 15 marzo e ha coinvolto anche le città di Campobasso, Benevento e Reggio Calabria. L’incidentalità stradale è un’emergenza anche in Toscana dove nel 2010 si sono registrati 17.272 sinistri, che hanno causato il decesso di 282 persone. Per quanto riguarda Firenze,sulle strade della Provincia si sono verificate 58 morti per incidente stradale, 16 delle quali sul territorio del Comune. Le vittime toscane di età compresa tra i 15 e i 20 anni rappresentano oltre il 6% dei morti, con 18 adolescenti deceduti nel 2010(Fonte: ACI-Istat). L’iniziativa “Caserme aperte alla sicurezza stradale” intende sensibilizzare sul rispetto delle regole al volante, attraverso lezioni teoriche di sicurezza stradale e prove su simulatori di guida, gli studenti delle classi quarte e quinte superiori che devono conseguire la ‘patente B’.
Ai più giovani, che devono, invece, conseguire il certificato di idoneità per la guida del ciclomotore sarà dedicato l’ANIA Campus, un circuito appositamente allestito all’interno delle Caserme sul quale potranno apprendere nozioni di guida sicura sulle due ruote, grazie all’ausilio di istruttori professionisti. Il rispetto delle regole della strada, i rischi connessi alla velocità e alla guida in stato di ebbrezza e la pratica del guidatore designato - ovvero colui che non beve per accompagnare a casa gli amici in piena sicurezza - saranno, invece, i temi affrontati durante le sessioni teoriche.
«Le cifre sull’incidentalità stradale giovanile impongono una immediata presa di posizione - ha dichiarato Umberto Guidoni, Segretario Generale della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale - ed è necessario agire immediatamente con una forte opera di comunicazione e di formazione rivolta agli studenti delle scuole. “Caserme aperte alla sicurezza stradale” rappresenta la perfetta sintesi di un concetto che, come Fondazione ANIA, ripetiamo da anni. Per ridurre il numero di morti e di feriti sulle strade è fondamentale che ciascuno faccia la sua parte ed è indispensabile che le famiglie, la scuola, il Governo, le Istituzioni, le Forze dell’Ordine e i cittadini facciano squadra e lavorino in maniera sinergica per risolvere il problema dell’incidentalità stradale a livello di sistema». «Le cifre dimostrano che anche in Toscana l’incidentalità stradale è una emergenza – ha precisato il Cap.
Paolo Bigi, Comandante del Nucleo Radiomobile di Firenze– pertanto l’obiettivo è quello di prevenire per quanto possibile tali incidenti, sia con la presenza sulla strada delle pattuglie, sia con iniziative come quella odierna, tesa ad educare i giovani ad un comportamento responsabile anche alla guida dei propri ciclomotori o fra pochi mesi di una vettura, al conseguimento della patente».