Le più recenti emergenze italiane – esondazioni, crolli, incendi, incidenti stradali, disagi causati da abbondanti nevicate – hanno dimostrato che la pressione psicologica alla quale sono sottoposte non solo le vittime di calamità ma anche i soccorritori stessi non deve essere sottovalutata. Occorre intervenire con una preparazione adeguata nei confronti di chi lavora per contribuire a superare l’emergenza. La Vab, associazione di volontariato che opera nel settore della protezione civile e specializzata nell'antincendio boschivo, promuove il corso di formazione "Mamma...
che è successo? La tutela psicologica delle figure svantaggiate nelle calamità". Il progetto realizza grazie al contributo del Cesvot - Centro Servizi Volontariato Toscana e si realizza con la collaborazione del Comune di Bagno a Ripoli, della Provincia di Firenze - Servizio Protezione Civile e dell'associazione Psicologi per i Popoli. Obiettivo del corso è quello di costituire una 'equipe' di volontari per l'assistenza umanitaria alle popolazioni colpite da calamità: attraverso lezioni, laboratori e simulazioni, i soccorritori saranno adeguatamente formati per operare in un contesto di emergenza collettiva. “I volontari di protezione civile – spiega il presidente di Vab Toscana, Mirko Scala – sono ormai sempre più efficienti e aggiornati sul piano tecnico per servizi di tipo materiale ma si trovano impreparati per un'assistenza di natura umanitaria, con difficoltà a relazionarsi con le vittime che incontrano.
Ecco perché abbiamo voluto questo corso e confidiamo in una larga partecipazione”. Gli incontri del corso sono rivolti ai volontari di protezione civile e si terranno a Firenze a partire dal 3 dicembre. Le iscrizioni sono aperte fino al 25 novembre: per informazioni scrivere a gianninielisa@vab.it