Partita di carattere dei ragazzi di Sannino che dimostrano voglia ed ardore. Ma con questo Napoli, era difficile fare di più. Il Siena sfiora l'impresa ma non riesce a qualificarsi per la finale di Coppa Italia. Il passaggio del turno avrebbe anche potuto mandare in Europa Gazzi e soci. I bianconeri perdono ma non escono ridimensionati da una sfida che li ha visti sempre in partita: fino all'ultimo secondo. Onore dunque a questo Siena mai arrivato così lontano che esce a testa alta da una competizione dove ha eliminato squadre di caratura tecnica superiore come il Palermo.
Il Napoli deve recuperare il risultato di 2-1 dell’andata ed inizia subito a graffiare. Ci prova Cavani al 6’: alto. Passano solo 5 minuti e il risultato si sblocca. Su un pallone messo radente al centro, tocco di tacco di Cavani e palla che carambola su Vergassola: la sfera prende effetto e si infila dove Brkic non può arrivare. San Paolo in delirio. I partenopei non si fermano e pressano il Siena. Al 31’ azione di contropiede da manuale dei padroni di casa: 3 passaggi e palla deliziosa di Hamsik per Cavani che di testa mette dentro il 2-0.
Match in salita per i toscani che non riescono a reagire. Il primo tempo finisce con un Napoli arrembante ma il Siena chiude bene gli spazi. Nella seconda frazione, Sannino sceglie una difesa a 3 inserendo un attaccante, Bogdani, per un difensore Belmonte. I risultati della mossa si vedono subito. Gli ospiti sono più intraprendenti e fanno la partita: il Napoli attende e riparte. Ci prova al 56’ Brienza: sopra la traversa. La risposta napoletana con Lavezzi al 78’: occasione ghiotta ma sfera fuori dai pali.
Al minuto 82’ azione interessante del solito Brienza, chiude bene Campagnaro. Sannino prova la mossa Gonzales: esce Larrondo. Ancora padroni di casa al 84’: Pandev per Lavezzi: fuori misura. L’arbitro assegna 4 minuti di recupero che non regalano altre emozioni. Finisce così. Il Napoli pensa alla finalissima contro la Juventus di Conte. Il Siena torna a casa consapevole che deve conncentrarsi sul campionato: la salvezza non è ancora obiettivo messo in archivio. GS