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Andrea Campinoti, sindaco di Certaldo, aderisce e pubblica on-line il reddito

"La politica può e deve essere una diga per arginare il fenomeno della corruzione e sostenere la diffusione della cultura della legalità”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 marzo 2012 17:12

Anche il sindaco di Certaldo Andrea Campinoti, come ha fatto oggi il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, ha aderito alla 'Carta di Pisa', il codice etico per gli enti locali redatto dall'associazione nazionale Avviso Pubblico (associazione presieduta dalla stesso Campinoti). La Carta prende il nome dalla città di Pisa poiché il gruppo di giuristi ed esperti che l'ha redatta, coordinati dal docente Alberto Vannucci dell'Università di Pisa, ha lavorato nel capoluogo pisano, ospite dei locali della Provincia. La Carta prevede, tra gli impegni che l'amministratore assume al fine di favorire trasparenza e legalità nella propria attività, il divieto di accettare regali oltre i 100 euro di valore, dimissioni immediate in caso di semplice rinvio a giudizio per corruzione, concussione, mafia, estorsione e riciclaggio, divieto di ricoprire incarichi per soggetti privati destinatari delle sue decisioni di sindaco nei 5 anni successivi alla scadenza del mandato.

Inoltre l'amministratore pubblico renderà note le associazioni di cui è affiliato e socio e la propria situazione reddituale; ed i redditi di Campinoti sono da oggi visibili su sito del comune di certaldo “A venti anni da Tangentopoli il fenomeno della corruzione ha ancora dimensioni enormi, eppure esistono sia la buona politica che la buona amministrazione pubblica, che anzi sono sicuramente maggioritarie nel Paese – dice Andrea Campinoti – crediamo però che gli amministratori locali possano fare ancora di più per contrastare la diffusione della corruzione e favorire la diffusione della cultura della legalità.

Per questo, prendendo atto della mancanza, ad oggi, di strumenti legislativi utili in tal senso, la Carta di Pisa è un codice etico che, a partire dal basso, in linea con quanto fatto in tutti questi anni da Avviso Pubblico, impegna da subito gli amministratori locali, siano essi sindaci, presidenti di Provincia o di Regione, o anche singoli consiglieri, su numerosi temi come trasparenza, conflitto di interessi, finanziamento dell'attività pubblica, nomine in enti e società pubbliche, rapporti con l'autorità giudiziaria e rapporti con i mezzi di comunicazione.

Auspico che tanti colleghi possano presto farla propria, per diffondere e rafforzare a partire dal basso l'impegno concreto per la legalità e valorizzare quelle belle pagine di politica e amministrazione pubblica che ci sono in Italia”.

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