Al via da stamani le analisi tecniche sui reperti della scatola nera rinvenuta nel mare toscano. L'apparecchiatura che registra tutto ciò che accade tecnicamente sulla nave è al vaglio dei periti dopo l'apertura della fase giudiziaria curata dal gip Valeria Montesarchio. Filmate tutte le fasi dello studio durante l'apertura dei contenitori trasportati dal Giglio a Grosseto. Si è svolto intanto l’incontro tra Confconsumatori e il Management di Costa Crociere s.p.a. All’ordine del giorno la illustrazione della propria proposta di procedura per risarcire i danneggiati.
Si tratta dell’istituzione di una procedura di conciliazione paritetica, sul modello dei protocolli di conciliazione sottoscritti dalle associazioni dei consumatori con le più grandi aziende operanti in altri settori, anche in occasione di eventi collettivi come i crack finanziari. La proposta presentata, fino ad oggi non prospettata né praticata, potrebbe aprire scenari nuovi in materia di risarcimenti. Con specifico riferimento al naufragio del Costa Concordia, la posizione di ciascun naufrago potrà essere trattata singolarmente e definita con l’assistenza di un conciliatore designato dall’associazione di consumatori e di un conciliatore designato dall’azienda.
Inoltre, la proposta di Confconsumatori prevede anche la partecipazione delle associazioni europee di tutela di consumatori dei Paesi di provenienza dei naufraghi. A ben vedere, è la proposta che Confconsumatori ha avanzato già all’indomani del rifiuto di sottoscrivere l’accordo di risarcimento tombale e forfetario avanzato da Costa, con l’intento di realizzare una procedura rapida ed efficace, trasparente e non costosa. “Ci auguriamo che la nostra proposta sia accolta – dichiara Mara Colla, Presidente nazionale di Confconsumatori – perché potrebbe ridurre significativamente il ricorso alla Magistratura da parte dei naufraghi per ottenere il giusto risarcimento”.