Nel corso dell'incidente probatorio che si è svolto sabato a Grosseto le associazioni dei consumatori e quelle ambientaliste, che avevano chiesto di partecipare al procedimento sono state escluse, sul presupposto che sono soggetti danneggiati dal reato e non persone offese dal reato. Confconsumatori "continuerà la propria azione a fianco dei naufraghi della nave Costa Concordia tramite i passeggeri che hanno chiesto di essere difesi quali persone offese dal reato, e sarà comunque presente, tramite i propri legali, alle fasi dell'incidente probatorio in quanto sei passeggeri che si sono rivolti all'associazione hanno chiesto di partecipare, appunto come persone offese, conferendo mandato ai legali ed i loro atti di nomina sono stati depositati. In questa delicata fase del procedimento, sarà importante essere presenti, certamente rappresentando i passeggeri che ci hanno conferito espresso mandato, ma anche per tutti i passeggeri che, loro malgrado, sono rimasti coinvolti, nella triste vicenda. Confermiamo la posizione assunta in questa vicenda sin dall'inizio ribadendo che siamo nel procedimento penale in quanto è nostro primario intento quello di contribuire all'accertamento della verità, perché è la verità quella che innanzitutto é dovuta ai passeggeri ed alla nazione.
Tutte le altre questioni relative ai risarcimenti, pur importantissime, vengono dopo, anche se subito dopo, e dovranno essere affrontate secondo modalità varie, che attengono all'entità dei danni subiti da ogni singolo e alle forme giudiziarie o extragiudiziarie che ciascuno sceglierà. E per ciò che riguarda quest’ultima possibilità ci auguriamo che al più presto vengano riviste le offerte fino ad oggi formulate e venga costituito un tavolo di conciliazione aperto a tutte le associazioni dei consumatori di tutti i paesi di provenienza dei naufraghi, con l’adozione di criteri oggettivi e trasparenti.
«Le transazioni a favore dei passeggeri – dichiara Mara Colla, Presidente di Confconsumatori - non sono una clava da usare mediaticamente, ma uno strumento attraverso il quale il rapporto tra Costa ed i passeggeri, spezzatosi gravemente, potrebbe trovare una composizione bonaria. Per tali motivi insistiamo nella proposta di riapertura del tavolo. Nel frattempo i legali, che assistono i naufraghi, nel rigoroso rispetto delle previsioni e delle garanzie di legge previste per la fase dell’incidente probatorio, continueremo ad esercitare il nostro ruolo, ferme restando tutte le altre strategie giudiziarie».