Firenze - I palombari della Marina Militare, con l'esplorazione odierna della zona hall e delle aree del casino' e del ristorante Roma, hanno concluso le attivita' di ricognizione del settore di prua del Ponte 4 della Costa Concordia. Nel corso dell’udienza tenutasi ieri a Grosseto per lo svolgimento dell’incidente probatorio nell’ambito del procedimento giudiziario relativo alla Costa Concordia, il Giudice per le indagini preliminari ha stabilito che evento oggetto dell’incidente probatorio è il naufragio e non il disastro ambientale.
Pertanto, parte offesa sono stati riconosciuti i passeggeri, l’equipaggio (ad eccezione dei soggetti imputati), i prossimi congiunti, lo Stato e le sue articolazioni territoriali. Di conseguenza sono state estromesse le associazioni dichiaratesi parte offesa, l’ente Parco arcipelago toscano, l’assicurazione Generali, il Comune di Capoliveri il cui territorio non è direttamente coinvolto nel naufragio, che hanno eventualmente la mera qualità di danneggiato dal reato. Riconosciuta, invece, la qualità di parti offese al Ministero trasporti e ambiente, al Comune dell’Isola del Giglio, alla Provincia di Grosseto e alla Regione Toscana. «In veste di rappresentante della Provincia di Grosseto – sottolinea il presidente Leonardo Marras – manifesto grande soddisfazione per il riconoscimento della qualità di parte offesa da parte del Gip.
L’avvocato dell’imputato comandante Schettino, infatti, aveva contestato la legittimità degli Enti territoriali a partecipare all’incidente probatorio, distinguendo tra la persona offesa, titolare del bene giuridico leso dal reato, e il danneggiato che a suo parere avrebbe potuto eventualmente solo costituirsi parte civile nel processo penale per l’ottenimento del risarcimento di tutti i danni. Il Gip, invece, ha ritenuto la Provincia di Grosseto fra i titolari di un diritto direttamente leso dall’imputazione provvisoria di naufragio colposo, il cui bene tutelato è l’incolumità pubblica così come l’incolumità individuale dei soggetti tutti, privati e pubblici, coinvolti dal naufragio.
La Provincia, come ha giustamente sostenuto nel proprio intervento l’avvocato Stefania Sorrenti – conclude Marras - è parte offesa perché con il naufragio è stato leso o compromesso l’assetto qualificato del territorio provinciale e la sua incolumità. Condizione che ci permetterà di stare in giudizio e tutelare al meglio gl’interessi della nostra comunità».