Importante incontro avvenuto oggi a Roma in vista della definizione del 'Patto per l'efficientamento del sistema di trasporto pubblico locale. La parole, prima dell'incontro, dell'assessore ai trasporti della Toscana Luca Ceccobao: ”Le Regioni chiedono la certezza delle risorse e garanzie occupazionali per il settore del trasporto pubblico”. A dirlo è l’assessore regionale ai trasporti della Toscana, Luca Ceccobao, a Roma assieme ai rappresentanti delle altre Regioni per incontrare il Ministro per gli affari regionali Piero Gnudi in vista della definizione del ‘Patto per l’efficientamento del sistema di trasporto pubblico locale’. “Siamo d’accordo sull’efficientamento – ha spiegato Ceccobao - ma vanno garantite le condizioni per il suo raggiungimento.
Le Regioni hanno stimato il loro fabbisogno in 2 miliardi, necessari anche per ammortizzare gli investimenti. La logica dei risparmi va bene, ma il Patto dovrà contenere le disposizioni e le risorse per affrontare anche la fase transitoria e soprattutto per dare garanzie occupazionali al personale in servizio. Non possono essere i lavoratori a pagare lo scotto della razionalizzazione delle risorse”. L’assessore ha inoltre ricordato che la riforma del settore deve necessariamente passare anche da un rinnovo del parco mezzi, “Perchè per rendere davvero efficiente il sistema del trasporto pubblico – ha detto - devono essere garantiti nuovi investimenti, rinnovando i mezzi a disposizione”.
Dunque la questione della certezza delle risorse è prioritaria e urgente. Ed è divenuto centrale il tema dello sblocco delle risorse (circa 1.600 milioni di euro da dividere tra tutte le Regioni, a parziale reintegro dei fondi nazionali tagliati dall’ultimo Governo Berlusconi) promesse dal Governo Monti il 21 dicembre scorso, confermate anche dal Ministro Gnudi durante la riunione odierna, ma ancora non assegnate. “Siamo in una situazione di emergenza – spiega l’assessore – e senza chiarezza sulle risorse non si può procedere alla firma del Patto.
Il Governo deve fare la sua parte, a tutela del diritto dei cittadini alla mobilità e per evitare che il sistema scarichi il problema della mancanza di risorse sui lavoratori. Siamo di fronte ad un cambiamento epocale in un settore che ha visto crescere da decenni gli occupati. La questione occupazionale del trasporto pubblico locale è una questione nazionale che il Governo deve affrontare quanto prima”. La Toscana è stata la prima Regione in Italia a rispondere ai drastici tagli delle risorse statli per il tpl con una riforma radicale del settore dei trasporti.
L’idea è nata ben prima che il Governo Monti indicasse questa strada come necessaria. Già dal 2010, la Toscana aveva scelto di reagire alla venuta meno delle risorse statli per il tpl con una ’rivoluzione’ mirata a rendere più efficiente il settore, gestirne meglio le risorse e dargli un futuro di tipo industriale. A conclusione dell'incontro le parole di Ceccobao. La riunione convocata a Roma tra il ministro per gli affari delle Regioni, Piero Gnudi, l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao e i rappresentati delle altre amministrazioni regionali si e’ conclusa.
Il Governo ha accettato di sbloccare senza indugio, i 425 milioni necessari a completa lo stanziamento di un miliardo e 600 milioni di euro previsti dall’accordo stretto con le Regioni nel dicembre scorso. Inoltre saranno subito assegnati ai fondi destinati alle Regioni ulteriori 148 milioni. “Per quanto riguarda le Risorse da erogare a partire dal 2013 per il trasporto pubblico locale l’accordo non è ancora stato raggiunto — ha spiegato l’assessore Ceccobao – perchè il Governo parte da una disponibilità di 1 miliardo e 200 milioni di euro, mentre le Regioni hanno bisogno di maggiori risorse.
Basti pensare che solo i contratti già in essere delle Regioni a statuto ordinario valgono già ben un miliardo e 800 milioni di euro”. “Abbiamo deciso – conclude l’assessore – di aprire un ragionamento sulla fase di efficientemento, con risorse superiori e criteri da condividere. Ed abbiamo già fissato una prossima riunione per la prossima settimana. Vogliamo inoltre la garanzia che l’efficientamento del sistema non ricada sui livelli occupazionali”.