L'Università di Pisa su Facebook e Twitter. L'Ateneo ha da poco attivato le sue pagine istituzionali sulle più conosciute piattaforme di community per promuovere le attività accademiche e informare gli studenti nel contesto partecipato del web 2.0. Gallerie fotografiche, video e articoli di interesse per studenti e non solo arricchiscono la pagina, aggiornata ogni giorno con nuovi post. Facebook non è l'unico social network su cui è arrivata l'Università di Pisa, che si è lanciata anche sul sito di microblogging Twitter, con il nickname "Unipisa" contando ad ora quasi 300 follower.
Sul profilo di Unipisa si possono seguire costanti aggiornamenti su eventi e notizie legate alla vita universitaria. Su YouTube l'università di Pisa ha attivato due canali. VideoUNIPI è il canale ufficiale, in cui sono pubblicati i video sulla vita universitaria, mentre il canale Rassegna Stampa SUP è una sezione in cui sono raccolti i filmati della rassegna stampa tratti da Tg e trasmissioni che parlano dell'Ateneo e delle altre istituzioni del Sistema Universitario Pisano. Queste iniziative si collocano all'interno di una nuova e più aperta attività di comunicazione che l'Università ha intrapreso già con il rinnovamento della homepage del sito d'Ateneo con una sezione interamente dedicata alle news e agli approfondimenti su eventi e ricerca. "Planet" è un progetto europeo che ha l'obiettivo di costruire reti su larga scala in cui dialogheranno tra loro non solo i pc, ma anche altri oggetti di uso quotidiano comunicando attraverso sensori wireless.
Il progetto, che porta dritto all' internet 3.0, è stato presentato a Pisa l’1 e 2 febbraio e coinvolge diverse eccellenze di ricerca europea, accademica e industriale fra le quali il centro “E. Piaggio” dell’Università di Pisa. L’ambizione del progetto è arrivare a costruire reti su larga scala, i cui nodi saranno anche veicoli in grado di muoversi e di prendere decisioni localmente e in modo autonomo, senza intervento umano, massimizzando velocità ed efficienza, e permettendo il monitoraggio di interi territori e interventi in ambienti pericolosi e inagibili per l’uomo. All'interno di questo ampio progetto i ricercatori pisani si occupano principalmente del tema della sicurezza informatica in questo tipo di sistema.
I risultati concreti di Planet potranno essere aeroporti automatizzati, con aerei autonomi che si coordinano per l'atterraggio e il decollo e sensori che rivelano la presenza di intrusi nelle aree di manovra e sulla pista, oppure macchine autonome che aggiustano i sensori guasti. I primi esperimenti preliminari in questo senso si terranno in Spagna a Giugno. Ad Ottobre saranno invece svolti, sempre in Spagna, nella riserva di Donana, gli esperimenti ufficiali relativi al monitoraggio dell'inquinamento e della fauna.
Al progetto partecipano anche le Università di Duisburg-Essen, Siviglia ed Edimburgo, l’Andalusia Foundation for Aerospace Development, Selex Galileo, l’Agenzia Aereospaziale Tedesca, Boeing Research and Technology Spagna, il consiglio superiore spagnolo di investigazioni scientifiche e altri partner italiani e spagnoli. A un primo esame il lavoro scientifico ha ottenuto già, spiega una nota dell’ateneo pisano, “una valutazione eccellente da parte della Commissione europea”.