I Dialoghi Politici a La Pietra, New York University, il 2 Novembre 2009 (ore 17:00) a Palazzo Vecchio, Salone de’ Cinquecento. La leggendaria giornalista Tina Brown (ex redattrice di Tatler, Vanity Fair, The New Yorker e più recentemente fondatrice e redattrice di The Daily Beast) modera il dibattito e inaugura questo forum insieme ai prestigiosi interventi di leaders nella promozione delle donne provenienti da tutto il mondo per discutere il progresso che è stato raggiunto fino ad oggi e fronteggiare la sfida che ancora perdura nel riconoscimento internazionale dei diritti delle donne. Intervengono: Emma Bonino, Vicepresidente del Senato della Repubblica Italiana, difensore dei diritti civili, umanitari e dei diritti della donna in Europa e nei paesi in via di sviluppo, con particolare attenzione alla promozione dell’imprenditoria femminile e alle campagne di sensibilizzazione contro l’infibulazione. Melanne Verveer, Ambasciatrice dell’ufficio Global Women’s Issues, Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America, Assistente del Presidente e Capo Gabinetto per la First Lady durante la presidenza Clinton alla Casa Bianca, ha sostenuto iniziative globali in difesa dei diritti della donna, come diritti umani, con particolare attenzione all’istruzione delle donne e delle bambine.
Ha promosso l’insediamento di un Consiglio Interdipartimentale sulle Donne presso la Presidenza americana. Sohini Chakraborty, Fondatrice di Kolkata Sanved in India, un’organizzazione che ha introdotto l’uso della terapia della Danza in Movimento per riabilitare le donne vittime di prostituzione forzata e di altre forme di violenza e traffici umani. Sadiqa Basiri Saleem, Co-fondatrice di Oruj Learning Center, l’unica organizzazione locale in attività nella provincia di Wardak in Afghanistan orientale, a tre ore di distanza da Kabul, che opera per fornire istruzione e combattere la violenza sulla donna. Maria Pacheco, Direttore generale e proprietaria di Keij de los Bosques (Protettori della foresta), un’organizzazione guatemalteca che sovrintende a un programma che aiuta le donne indigene ad intraprendere piccole attività economiche e ad avere accesso alla rete dei mercati locali ed internazionali.
Creatrice del Programma Nazionale per lo Sviluppo dell’Economia guatemalteca per il Programma delle Comunità Rurali. Muhammad Yunus, Premio Nobel per la Pace, banchiere e economista del Bangladesh ha sviluppato il concetto del microcredito; Fondatore di Grameen Bank, e membro del Collegio dei Direttori della Fondazione delle Nazioni Unite. Laura Alonso, membro del Congresso Argentino in rappresentanza di Buenos Aires e Direttrice Esecutiva di Citizen Power, un’organizzazione governativa di controllo, che si batte per educare e accrescere il ruolo degli elettori, per controllare la corruzione nel potere giudiziario, nel sistema elettorale e l’influenza del governo sui mezzi di comunicazione. Alyse Nelson, Presidente di Vital Voices Global Partnership; ha lavorato per promuovere l’emancipazione femiminile come obiettivo nella politica estera americana, prima con l’ex First Lady Hillary Clinton e successivamente all’interno del Consiglio Interdipartimentale sulle Donne durante la presidenza Clinton.
E’ consulente per la delegazione americana alla Commisione delle Nazioni Unite sulla Condizione della Donna. Kakenya Ntaiya, Fondatrice del Kakenya Center for Excellence, una scuola elementare che accoglie in Kenya bambine vulnerabili e svantaggiate e si pone come obiettivo primario l’eccellenza accademica, l’emancipazione e la leadership femminile e lo sviluppo delle comunità; primo consulente giovanile per il Fondo per le Popolazioni delle Nazioni Unite. Luis CdeBaca, Ambasciatore dell’Office Monitor and Combat Trafficking in Persons, Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America.
Ha investigato e portato in giudizio casi di traffici umani nei quali le vittime erano tenute in schiavitù per essere sfruttate per la prostituzione e altre forme di abuso sessuale, per il lavoro agricolo, domestico e nelle fabbriche. La discussione sarà arricchita da altri importanti interventi provenienti dal mondo politico, imprenditoriale, universitario e dei media convenuti a Firenze per partecipare al convegno di Vital Voices per commemorare il 15° Anniversario del 4° Convegno Mondiale delle Nazioni Unite sulla donna, tenutosi a Pechino, Cina, nel 1995. Cos’è Vital Voices L’organizzazione nonprofit Vital Voices Global Partnership nasce dalla Vital Voices Democracy Initiative, un’iniziativa di successo del governo statunitense varata nel 1997, dall’allora First Lady Hillary Rodham Clinton e dall’ex Segretario di Stato Madeleine Albright, in seguito alla Quarta Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulla Donna, svoltasi a Pechino, allo scopo di promuovere l’avanzamento del ruolo della donna.
Vital Voices ha organizzato conferenze in tutto il mondo, in collaborazione con l’Inter-American Development Bank, le Nazioni Unite, la Banca Mondiale, il Nordic Council of Ministers, l’Unione Europea e altri governi, riunendo migliaia di donne-leader emergenti, provenienti da oltre 80 Paesi e organizzando iniziative locali atte a fornire alle donne le competenze e le risorse necessarie per migliorare la condizione propria, delle loro comunità e dei loro Paesi. La Global Partnership continua a operare in direzione del progresso dello status economico, politico e sociale della donna nel panorama mondiale, fornendo competenze, contatti e altri tipi di sostegno alle donne, da quelle impegnate a incrementare il grado di partecipazione politica femminile nell’America Latina a quelle che si occupano di promuovere attività imprenditoriali femminili in Medio Oriente. Cosa sono I Dialoghi Politici a La Pietra, New York University I Dialoghi Politici a La Pietra, New York University, mirano a contribuire creativamente al dibattito contemporaneo sulle politiche pubbliche, creando occasioni di discussione intorno ad alcuni tra i temi politici più pressanti e urgenti negli Stati Uniti e in Europa.
I Dialoghi vanno oltre i confini disciplinari e il modo di pensare convenzionale, riunendo un ampio spettro di attori, i quali raramente vengono chiamati a riflettere su questioni politiche o a sedere allo stesso tavolo; tra questi vi sono accademici, figure politiche, imprenditori e altri intellettuali d’ambito pubblico, accomunati dallo scopo ultimo di costituire una rete di relazioni ricca e diversificata da una parte all’altra dell’Atlantico.