Due giorni di intenso lavoro tra Firenze e Prato, domani e mercoledì 8 febbraio, per la Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e pirateria in campo commerciale. Gli incontri, capitanati dal Presidente della Commissione, l'onorevole della Lega Nord Gianni Fava, inizieranno domani a Firenze a partire dalle ore 10 con il Prefetto Paolo Padoin e alle 10:15 con il sindaco Matteo Renzi. Un calendario densissimo di appuntamenti che vede alle 10:45 l'incontro con il Questore, Francesco Zonno, alle 11 con il comandante regionale della Guardia di Finanza, Giuseppe Vicanolo, e alle 11:15 con quello provinciale delle Fiamme Gialle, Gaetano Mastropierro, Alle 11:45 sarà la volta del comandante regionale dei Carabinieri, Giovanni Nistri, mentre alle 12 del comandante provinciale dell'Arma, Emanuele Saltalamacchia.
Nel primo pomeriggio ci saranno gli incontri con le associazioni di categoria per poi avere un briefing con i sindaci della Piana fiorentina. Alle 16:30 presso il locali della Prefettura in ia Cavour si terrà, invece, una conferenza stampa. Programma analogo anche a Prato e anche qui alle 13:10 avrà luogo una conferenza stampa presso la Prefettura. Per l'onorevole Fava, gli appuntamenti di Firenze e Prato «sono di fondamentale importanza e molto strategici per contrastare il fenomeno della contraffazione.
Ormai – sottolinea il Presidente della Commissione d'inchiesta – gli affari del mercato del falso si aggirano attorno ai 7 miliardi di euro ed interessano tutti i campi, dall'abbigliamento al mercato dell'alimentazione, dai giocattoli fino ad arrivare ai farmaci. È per questo che la lotta alla contraffazione deve essere prioritaria sia per salvaguardare l'economia del Paese sia, soprattutto, per la nostra salute». Quello che lancia il parlamentare leghista è un vero e proprio allarme.
«L'emblema della contraffazione è senz'altro la città di Prato dove il sommerso cinese ha, di fatto, messo in ginocchio un intero settore come quello del tessile. Insomma – termina –, Prato è diventata un laboratorio dove la merce contraffatta e a prezzi stracciati ha cancellato non solo anni di tradizione della città laniera, ma ha distrutto l'intera industria del tessile mandando in rovina centinaia di imprenditori e, di conseguenza, togliendo il lavoro a migliaia di persone danneggiando, quindi, migliaia di famiglie».