La preoccupazione degli addetti ai lavori in merito alla riorganizzazione della distribuzione delle merci nella ZTL di Firenze ha portato, nei giorni scorsi, le associazioni di categoria a redigere un documento che il 9 maggio è stato consegnato al Sindaco Renzi, al Vicesindaco Nardella e agli assessori Mattei e Cianfanelli. "Il documento, che entra nel merito di problemi oggettivi che la nuova ordinanza introduce - spiegano le categorie - ha avuto un’accoglienza positiva, “una proposta di buonsenso”, è stata definita da alcuni amministratori, frutto di “un atteggiamento collaborativo”.
A tutt’oggi (e con la nuova ordinanza che dovrebbe partire da lunedì 16 maggio) non abbiamo avuto alcuna risposta. E’ per questo motivo che rivolgiamo un ultimo appello al Sindaco, chiedendo la sospensione dell’entrata invigore del provvedimento e chiedendo di poter affrontare e risolvere alcuni problemi oggettivi che abbiamosollevato. Riteniamo che nella stesura attuale l’ordinanza sia irrealistica e che, se applicata, lunedì provocherà solo effetti di disorientamento nei soggetti coinvolti, procurando disservizi alle imprese e ai consumatori, determinando, di fatto, disagi indipendenti dalla volontà di chi gestisce la distribuzione, con l’unico risultato che l’ordinanza sarà disattesa. E’ anche per questo che attiveremo tutte le verifiche del caso anche sui possibilirisvolti legali che l’ordinanza comporta.Reputiamo, e l’abbiamo sottolineato, che le soluzioni di distribuzione legate alla logistica del centro urbano fiorentino abbiano bisogno di una riflessione attenta e meditata.
Non possono essere introdotte soluzioni che rischiano solo di aggravare i costi, di stravolgere un tessuto economico, di creare disservizi. Riteniamo, inoltre, vi siano problemi ad oggi insormontabili per quanto riguarda i prodotti deperibili e quelli legati alla catena del freddo. La nuova ordinanza introduce criteri che impongono alle imprese di lavorare ai limiti della legalità rispetto alle normative igienico-sanitarie e di sicurezza sul lavoro. Ribadiamo, quindi, la nostra volontà ad affrontare i problemi sollevati con l’intento di arrivare a soluzionisoddisfacenti per tutti.
Da lunedì attiveremo un attento monitoraggio e, da subito, annunciamo la convocazione, nei giorni successivi, di un’assemblea dei soggetti coinvolti (utenti e aziende della distribuzione) per verificare gli effetti e lepossibili iniziative. E’ sinceramente paradossale che pur condividendo l’obiettivo di una riorganizzazione dei servizi logistici, non si riesca a far comprendere alla Amministrazione comunale che le soluzioni e gli adeguamenti richiedono tempi decisamente più lunghi di quelli contenuti nell’ordinanza". La nuova normativa comunale in materia di carico e scarico merci continua a non convincere Confcommercio che chiede a Palazzo Vecchio un ripensamento, forte delle proteste e delle preoccupazioni dei propri associati. In una lettera inviata a Matteo Renzi, il presidente di Confcommercio Firenze, Alessandra Signori, invita il sindaco a tenere in considerazione le oggettive difficoltà con le quali gli esercenti dovranno confrontarsi.
“Continuiamo a ritenere che l’orario per il carico e lo scarico delle merci non sia adeguato alle reali necessità – spiega Signori - non tenendo infatti conto delle difficoltà delle imprese”. Per questo si chiede innanzitutto l’abolizione del limite fissato alle 9 per mantenere l’attuale fascia oraria che consente il carico e lo scarico fino alle 9.30 e il transito fino alle 10. Per quanto attiene la raccolta dei rifiuti nel “castrum romano”, Confcommercio Firenze segnala che l’orario 9.00/9.30, per la loro esposizione, rischia di creare ulteriori difficoltà sia per le imprese del commercio tradizionale, sia per i bar ed i ristoranti.
“Per questo – prosegue Signori - abbiamo richiesto lo spostamento dell’orario di esposizione, portandolo quindi alle ore 9.30/10.00 e, per quanto riguarda la raccolta della carta/cartone, che si possa procedere a un turno supplementare pomeridiano, anche brevissimo, proprio in considerazione del fatto che le attività del centro storico non sempre hanno spazi che consentono di stoccare gli imballaggi fino al giorno successivo”. Confcommercio Firenze boccia anche il metodo scelto per attuare questa “rivoluzione”.
“I provvedimenti devono infatti poter essere attuati in un lasso di tempo che consenta a tutti i soggetti coinvolti di poter adeguare la propria organizzazione del lavoro – sottolinea Signori -, come pure per i nuovi orari di raccolta dei rifiuti, questi devono essere individuati contemperando le esigenze delle imprese e di Quadrifoglio che svolge il servizio. Il decoro e l’immagine della città sono da sempre a cuore dell’associazione. Per parte nostra siamo convinti che i migliori risultati potranno essere raggiunti in generale anche con la diffusione di un forte senso civico mediante la realizzazione di attività di contrasto al fenomeno dell’abusivismo commerciale e alla contraffazione, oltre che con un efficace controllo del territorio”.