L’edizione 2012 vedrà come unico protagonista il Comune di Vicchio, l’unico ancora a credere ed a investire nel festival fra i comuni del Mugello: saranno svariati i luoghi coinvolti: oltre al “classico” Teatro Giotto, saranno sede di iniziative anche la Biblioteca Comunale e vari locali/enoteche del centro storico. Giotto Jazz si caratterizza infatti per la qualità, l’originalità e la varietà di spettacoli che spaziano dalla musica agli incontri ai concerti-degustazione. A partire dalla ultime edizioni, infatti, il festival ha lavorato per integrare la proposta musicale con altre proposte, puntando anche ad esplorare i sentieri che legano il jazz alle altre discipline artistiche. Il programma, nato dopo attente ricerche e dopo la valutazione di un numero alto di proposte, si caratterizza per la presenza di artisti top italiani, di artisti internazionali e di giovani promesse del jazz made in Italy. Giotto Jazz presenta anche per questo 2012 un cartellone composto da tanti prestigiosi nomi della musica italiana ed internazionale.
L’inaugurazione è affidata al nuovo quintetto di Enrico Rava (9 marzo) che presenterà i brani del suo ultimo lavoro per ECM Tribe. Completa la line up il trombonista Gianluca Petrella; la ritmica invece è affidata al pluripremiato pianista Giovanni Guidi, al giovane Gabriele Evangelista al contrabbasso e a Fabrizio Sferra alla batteria. Sabato 17 sarà la volta di un’esclusiva nazionale con il nuovo progetto Bitches di Nicholas Payton. Il trombettista di New Orleans torna in Italia per questa unica data per presentare il suo ultimo lavoro discografico.
Ispirandosi al cult davisiano Bitches Brew, Payton spazia dal jazz alla musica hip hop, passando per il funky e il rock psichedelico. Lo vedremo nella insolita veste, oltre che di trombettista, di cantante e di tastierista (ovviamente al Fender Rhodes!). Il 21 marzo sarà la volta di un nuovo progetto di Paolo Fresu. IL poliedrico trombettista sardo, stavolta incontra Daniele Di Bonaventura, bandoneonista marchigiano suo compagno di avventura dell’ultimo lavoro per ECM Mistico Mediterraneo con il coro corso A Filetta: una musica fatta di piccole cose, intima e capace di emozionare. Chiude il festival una Big Band! La Small Big Band è la classica big band del jazz, con saxes, trombe e tromboni.
Ventidue musicisti sul palco per festeggiare degnamente queste quindici candeline del Festival. La SBB presenterà il suo primo lavoro discografico eseguendo brani storici delle orchestre di Thad Jones e rileggendo il lavoro discografico “The Cat” di Jimmy Smith. Il Direttore dell’orchestra è il trombettista Mirko Rubegni già messosi in mostra nella Cosmic Band di Gianluca Petrella e nella Unknow Rebel Band di Giovanni Guidi. Ospite del disco e della serata un altro giovane talento italiano Matteo Addabbo all’organo hammond. A completare il ricco programma dei concerti saranno gli incontri con Enrico Rava in biblioteca nel pomeriggio del 9 marzo e gli appuntamenti Jazz&Wine fissati all’ora dell’aperitivo in piazza Giotto con la partecipazione delle enoteche del centro storico.
Protagonisti di questi appuntamenti saranno il Guya Canino trio (9 marzo con Guya Canino alla voce, Vincenzo Genovese alla tastiera e Luca Gelli alla Chitarra) e Simone Santini Quartet (31 marzo con Simone Santini al sax w ewi, Leonardo Volo alle tastiere, Lorenzo Forti al basso, Francesco Cherubini alla batteria).