Santiago Silva al Boca Juniors, el Tanque ed un sogno realizzato. Un altro perché il precedente era quello di arrivare a Firenze. Colorito dall'aneddoto del "tavolo spaccato" durante una accesa discussione con il suo precedente club, il Velez. E' arrivato osannato dalla folla, ed è sparito nel silenzio dell'indifferenza. Colpa sua? Colpa degli altri? Pare abbia detto che non aveva più spazio. Era rimasto l'unico attaccante, tesi interessante. Da approfondire se non ci fossero altre priorità all'orizzonte.
Un orizzonte che non è mai stato così vicino, un po' alla Truman Show per intendersi. Alla ricerca di una porticina nel cielo di cartone che possa svelare il trucco, il segreto, il piano, il progetto. Quante voci in queste ore hanno fatto convergenza su quell'unica, forse insensata oppure semplicemente ritardata domanda: Qual è il progetto? "La s'è presa larga di nulla" direbbe qualcuno.. per ritrovarsi ad oggi, a metà mercato di gennaio a domandarsi quale sia il motivo che dovrebbe tenere tutti i giocatori, staff compreso legati alla maglia.
Ma le priorità sono altre ancora. Si può giocare con il 3-5-2 visto contro il Lecce? Si può giocare tecnicamente, ma in pratica si rinuncia a giocarsi il risultato. Una punta serve, hanno detto anche i cancelli dell'Artemio Franchi. Candreva e Parolo sarebbero in arrivo, Munari invece è destinato all'addio. Tra Alessio Cerci e l'ambiente lo strappo appare insanabile dunque anche l'ex Roma sarebbe in partenza. Di un ripescaggio di Felipe si è parlato con la difesa a tre, ma... Arriverà Amauri.
Contenti? A patto che si possa limare l'ingaggio e che la Juventus faccia la sua parte e che un domani non richieda un bonus su giocatori come Stevan Jovetic o Valon Behrami. "Ok", sembra dire l'ambiente, "siamo pronti a tutto".