“Come avevamo richiesto il governo dichiarerà lo stato d’emergenza e sarà scelto un commissario di nomina nazionale che dovrà presiedere, come figura unica plenipotenziaria, a tutte le operazioni, quale personalità di comprovata esperienza e competenza nella gestione di queste vicende che sono per loro natura complicate. Siamo riusciti a far diventare la tragedia dell’isola del Giglio e della nave da crociera che giace davanti al porto una questione nazionale, e non poteva essere altrimenti.
Anche per questo ringrazio il miniatro Clini per il buon lavoro svolto”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi al termine del vertice con il ministro dell’ambiente Corrado Clini, durato oltre due ore nella sede della Prefettura di Livorno. All’incontro ha partecipato anche l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini, ed erano presenti oltre al Prefetto, il comandante della capitaneria di Porto di Livorno, gli enti locali interessati, le autorità sanitarie nazionali e locali. “Seconda questione importante – ha proseguito Rossi - avevamo richiesto che ci fosse un approfondimento sulle regole e di navigazione esistenti e un loro miglioramento, se necessario.
Su questo abbiamo chiesto che si costituiscano modelli di controllo attraverso l’utilizzo delle tecnologie più avanzate, perché in questo tratta di mare antistante la Toscana si seguano le “autostrade del mare” e non ci si avvicini avventatamente alle isole o comunque in altre zone sensibili. Perchè si evitino anche in futuro svasamenti o perdite che, anche se si verificassero, dovranno essere subito segnalate per permettere interventi rapidi. Il sistema di controllo è fondamentale affinché le regole abbiamo efficacia e venga penalizzato chi non le rispetta”. “La situazione è molto difficile, drammatica – ha poi osservato il presidente – a cominciare dal fatto che ci sono ancora persone disperse che non sappiamo se siano ancora nella nave.
Poi ci sono problemi di carattere ambientale che si stanno profilando, come sversamenti, per quanto limitati, e spostamenti della nave. Credo che ci sia ancora molto da fare, ma che il lavoro sia stato impostato in maniera corretta. La Costa dovrà presentare entro 48 ore un progetto per lo svuotamento dei serbatoi e entro 10 giorni il piano per la rimozione della scafo”. Per quanto riguarda la vicenda dei fusti inquinanti finiti in mare dal cargo Venezia lo scorso 17 dicembre e oggetto anch’essi del vertice oggi in prefettura “entro 48 ore – ha spiegato il presidente Rossi – finalmente dovrà arrivare una proposta di lavoro dalla Grimaldi lines per un piano di individuazione e di recupero dei fusti che la Regione valuterà congiuntamente al Ministero, nell’ambito del gruppo di monitoraggio costituito appositamente in Prefettura, come richiesto dalla Regione”.