Partita alle 19 da Civitavecchia per un Giro del Mediterraneo, nella notte una nave della Costa Crociere, la Costa Concordia si è incagliata in una secca vicino all'Isola del Giglio al largo della costa toscana. Oltre 4000 i passeggeri che attorno alle 22 hanno avvertito il boato seguito, secondo i primi racconti dei viaggiatori giunti a Porto Santo Stefano, dalle rassicurazioni del comandante che ha parlato di guasto tecnico. Ma sui tavolini ancora apparecchiati rotolavano i bicchieri, la nave era inclinata ed aveva già iniziato ad imbarcare acqua.
Dopo il panico iniziale l'avviso di indossare il salvagente, per precauzione, poi l'ordine di abbandonare la nave sulle scialuppe di salvataggio. Di "Scene da Titanic" hanno parlato alcuni passeggeri giunti sulla costa in piena notte. Ci sarebbero oltre 10 dispersi che non rispondono all'appello. Le autorità hanno parlato di 6 morti, ma il bilancio è tutto da verificare. Alle prime luci dell'alba circa un migliaio di persone erano già presenti nel punto di accoglienza preparato a Porto Santo Stefano all'interno di una tenda militare che serve da rifugio di prima accoglienza, ma anche come luogo per l'identificazione dei passeggeri. Di "tragedia che sconvolge" ha parlato l'armatore genovese in una nota diramata immediatamente dopo l'incidente, che ha visto la propria nave inclinarsi di circa 80 gradi su un dosso di sabbia presso Punta Gabbianara, la fiancata squarciata per 70 metri.
Il Prefetto di Grosseto che coordina le indagini ha spiegato che le ricerche sono in corso anche attraverso elicotteri poiché al momento dell'impatto, per la paura, alcuni passeggeri si sono gettati, o sono caduti accidentalmente in mare. Intanto è in corso un sopralluogo all'interno dell'imbarcazione da parte della Guardia Costiera coadiuvata dai Vigili del Fuoco.