Benvenuti alla triste realtà imperante : le idee sono finite. Ne è riprova la versione rieditata in 3d del Re Leone, il capolavoro di animazione della Disney di ormai quasi vent'anni fa (la prima uscita in sala risale circa al 1994). Niente contro Simba, per carità, e sicuramente il film non potrà che giovarsi dei prodigi della tecnica innovativa, ma è l'ennesimo indizio che il cinema sta morendo, a favore di un prodotto di marketing nudo e crudo. Ancora in 3d l'unico altro titolo settimanale forse meritevole di attenzione : sto parlando di Immortals, realizzato dai produttori di 300 , ennesima variazione sui Titani e le loro guerre pubbliche e private.
Ma pare che almeno la fotografia del film sia strabiliante. Il resto del panorama è a dir poco desolante, fra commediolucce italiche di cui ci scorderemo presto, equipollenti prodotti americani con l'odiosa Anne Hataway, e l'ennesimo film di registi un tempo grandi ma che non accettano il passare del tempo e la fine della carriera. Se proprio volete guardare un capolavoro, andate al portico e vedetevi il Faust di Sokurov. O accontentatevi di Spielberg, che si fa guardare, con la sua trasposizione fumettistica di Tintin (e se le idee le ha finite anche Spielberg, siamo in cattive acque davvero). E se invece, fedeli alla tecnologia imperante, volete un capolavoro in 3d, c'è sempre in sala Wenders e il suo splendido commovente omaggio a Pina Bausch.
Almeno qua il 3d è una scelta registica, non di consumo. Marco Cei per vedere i film in sala a Firenze, cliccate qui