Da martedì 17 a domenica 22 gennaio Teatro del Carretto AMLETO da William Shakespeare con Alex Sassatelli, Elsa Bossi, Giacomo Vezzani, Nicolò Belliti, Giacomo Pecchia, Carlo Gambaro, Andrea Jonathan Bertolai scene e costumi Graziano Gregorisuono Hubert Westkemperluci Angelo Linzalataadattamento e regia Maria Grazia Cipriani L’Amleto del Teatro del Carretto da martedì 17 gennaio al Teatro della Pergola. L’Amleto compone insieme a Romeo e Giulietta e al Sogno di una notte di mezza estate la trilogia che il Teatro del Carretto ha dedicato a William Shakespeare “perché ogni tanto con Shakespeare si deve tornare a lavorare, per ricordarsi cos’è il teatro” come sottolineano Maria Grazia Cipriani e Graziano Gregori, fondatori e ideatori della compagnia.
Finalista al premio Ubu 2010 come migliore spettacolo, questo Amleto contiene l’estratto di tutte le caratteristiche che fanno del Teatro del Carretto una delle eccellenze del teatro di innovazione unanimamente acclamato all’estero nei maggiori festival e rassegne internazionali. L’incontro tra interprete umano e figura animata, cifra stilistica della compagnia, trova in questo spettacolo una nuova sintesi a favore dell’attore. In questa nuova stagione di repliche Amleto è Alex Sassatelli, tutto l’adattamento della tragedia è filtrato dal punto di vista del principe di Danimarca, nell’idea registica di Maria Grazia Cipriani: “Lo spettacolo legge il testo nella prospettiva del protagonista, con le altre figure filtrate dalla sua sensibilità o dalla sua immaginazione: proiettando il dramma come in un sogno, in una riscrittura che caratterizzi una struttura che metta in evidenza o infranga ogni convenzione teatrale, sempre sovrapponendo moto tragico a moto comico e che lasci l’interpretazione psicanalitica come quella politica visibili in trasparenza, per mettere in luce il dramma dell’uomo oppresso da pensieri sul senso dell’esistenza: solo con i fantasmi, il dubbio, l’essere o non essere…” Graziano Gregori ha racchiuso la scena in pannelli purpurei che sono allo stesso tempo la stanza di Amleto e il suo spazio mentale, dove personaggi vivi, bianchi, spettrali, e fantocci dividono la pedana di una scacchiera e il palcoscenico in un gioco di specchi e rimandi.
Elsa Bossi è l’interprete delle due protagoniste femminili, Gertrude e Ofelia, confuse entrambe nella mente di Amleto in un sentire tradito e ferito. “Questo doppio ruolo - racconta Elsa Bossi – è una precisa scelta registica per incarnare la confusione di Amleto, la sua necessità di confusione e di unire nell’idea del tradimento la madre che si risposa dopo un mese e la giovane donna di cui è innamorato e che sospetta inviata dal padre Polonio per scoprire i suoi piani di vendetta” “Lo spettacolo dal taglio quasi cinematografico, segue una soggettiva - prosegue Elsa Bossi - e scorre tra tendaggi pesanti, quasi trapuntati per ricordare uno spazio contenitivo della follia.
Potrebbe essere la stanza di un palazzo, ma in realtà è il luogo simbolico, il luogo mentale di Amleto, dove agisce l’intera galleria dei personaggi, attori un po’ fantasmi dai visi imbiancati a differenza di Amleto. In questa stanza le apparizioni dei personaggi fanno rivivere ad Amleto le scene più importanti della storia per condurlo inevitabilmente al tragico epilogo dove quasi tutti trovano la morte per mano sua, un Amleto anche vittima di se stesso alla fine” Orario spettacoli: dal martedì al sabato: ore 20.45, domenica: ore 15.45Prezzi biglietti interi: Platea: € 27 + € 3 (diritto di prevendita) € 30, Posto Palco: € 20+ € 2 (diritto di prevendita) € 22, Galleria: € 13,00 + € 2 (diritto di prevendita) € 15