La libreria Martelli un tempo si chiamava Marzocco e che tutti i fiorentini ricordano quando era in via Martelli. Nel 2003 la Marzocco chiuse ed ha riaperto, grazie alla volontà e agli investimenti dello stesso gruppo che gestisce le librerie Edison in Toscana. Con il nuovo nome - Martelli – ha proseguito l’attività fino allo scorso 17 settembre, quando per problemi legati prevalentemente all’ indiscriminato aumento degli affitti nel centro di Firenze e alla speculazione immobiliare ha chiuso e il 30 settembre 2011 i locali vuoti sono stati riconsegnati al proprietario.
Quando il Gruppo Edison decise di chiudere il negozio, presso cui erano originariamente occupati 18 lavoratori, furono effettuate delle complesse trattative fra le parti sociali, per collocare alcune delle unità lavorative presso la libreria Edison di Piazza della Repubblica. Dallo scorso 22 dicembre sono rimasti in nove i lavoratori in cassa integrazione , incluso il direttore della Martelli . Quasi tutti i lavoratori sopra i 40 anni, troppo giovani per poter rinunciare al lavoro e comunque “meno appetibili” dal mercato del lavoro soprattutto nel settore del commercio. Sono ancora nove i lavoratori della libreria Martelli che a seguito della decisione di chiudere "rimangono nel limbo della precarietà degli ammortizzatori sociali e non vedono risolversi la loro posizione".
Il gruppo Provinciale di Rifondazione comunista richiede alle Istituzioni "che si adottino tutti strumenti affinché venga scongiurata la possibilità, che i nove lavoratori della libreria Martelli rimasti in cassa integrazione, vengano abbandonati a se stessi". Presentata una domanda d'attualità alla Giunta provinciale dai consiglieri di Rifondazione Andrea Calò e Lorenzo Verdi.