La proprietà Nuovo Pignone Spa del Gruppo General Electric "annuncia di voler dividere l’azienda in due parti, industriale e finanziaria - la sintesi è dei consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - La Rsu dello stabilimento di Firenze convoca un'assemblea generale comunicando ai lavoratori tale decisione. Il 19 aprile è previsto l'incontro tra il coordinamento nazionale delle Rsu e la direzione aziendale". I lavoratori chiedono di appurare le reali intenzioni del gruppo "e se tali modifiche comporteranno la perdita di lavoro e occupazione.
Rifondazione Comunista chiede alla provincia di Firenze di seguire attentamente la vicenda stabilendo una cabina di regia con la Regione Toscana". Sulla questione, Rifondazione ha presentato una domanda d'attualità alla Giunta provinciale. "C’è grande attesa per l’incontro tra la il coordinamento nazionale delle Rsu e la direzione aziendale del Nuovo Pignone previsto per il 19 aprile soprattutto in correlazione al fatto che la stessa proprietà ha annunciato di voler “….dividere l'azienda in due parti, industriale e finanziaria…” una operazione che deve essere chiarita in tutte le sedi a partire da quella sindacale fino ad arrivare a quelle istituzionali e politiche.
Vale la pena ricordare che la Provincia di Firenze ha dei protocolli d’intesa con la General Electric in merito agli orientamenti degli studenti negli istituti superiori. L’ultimo risale a quello siglato a luglio del 2010 tra gli assessorati Provinciali all’Istruzione e al Lavoro, insieme a rappresentanti di Nuovo Pignone, delle Facoltà di Economia e di Ingegneria dell’Università degli Studi di Firenze e degli istituti superiori Da Vinci, Meucci, liceo scientifico Castelnuovo e Gobetti.
Si tratta dell’ampliamento di un protocollo già siglato alla fine del 2007. In sintesi, grazie a questo documento, gli studenti dell’ultima classe degli istituti che aderiscono a questo innovativo progetto potranno svolgere un tirocinio altamente specialistici della durata complessiva di 6 mesi ma articolato su un periodo di 3 anni, ossia fino al termine del corso universitario triennale. La Nuova Pignone Spa del Gruppo General Electric rappresenta un “…fiore all'occhiello della città: nata nel lontano 1842 per volontà dell'industriale Pasquale Benini, che decise di aprire una fonderia.
Prima l’azienda fu controllata dalla Snia Viscosa, successivamente fu salvata dalla crisi dall'Eni di Mattei e prese allora il nome di Nuovo Pignone. Nel 1994 fu venduto dall'Eni agli americani della Generai Electric…”. Si tratta di uno stabilimento strategico per Firenze e la Toscana sul piano occupazionale, dell’innovazione, ricerca e sviluppo. I lavoratori hanno la necessità di capire se questa divisione metterà in discussione le attuali dotazioni organiche e la stessa stabilità del polo industriale delle meccaniche.
Attualmente è in piedi un tavolo regionale in relazione ad un processo di sviluppo che interessa Massa Carrara “… prevede l'avvio di attività di montaggio di manufatti di grandi dimensioni prodotti dal Nuovo Pignone all'interno di una nuova area, adiacente a quella attualmente occupata dall'azienda…”. Nello stabilimento di Firenze si è tenuta una assemblea dei lavoratori nel corso della quale la Rsu ha spiegato solo ciò che fino ad oggi l’azienda ha comunicato. Appresa la decisione della proprietà Nuovo Pignone di procedere alla divisone dell’azienda in due parti (industriale e finanziaria) e fatte proprie le preoccupazioni dei lavoratori, RSu e Sindacati di accertare quanto prima se dietro questa scelta di modificare gli attuali assetti produttivi ci sia la volontà solo di rilanciare l’importante stabilimento senza alcuna ricaduta sul lavoro e occupazione, in occasione dell’incontro annunciato tra la multinazionale e la RSU per il 19 aprile chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire in merito al risultato dell’incontro, se appresa questa notizia la Regione Toscana e la Provincia di Firenze in forza dei tavoli e accordi in essere con la General Electric hanno intenzione di raccogliere tutte le notizie utili su questa operazione di divisione produttiva in merito alla tenuta dei siti produttivi e direzionale nei territori attuali.
Altresì chiediamo di sapere se da parte della Provincia di Firenze sia prevista l’attivazione di una cabina di monitoraggio su azienda che è determinante per la stessa città di Firenze"