Oltre trecento nuovi soci, dodici associazioni sindacali di categoria, undici associazioni territoriali, otto associazioni esterne e nove centri commerciali naturali affiliati. Sono le cifre che la presidente di Confcommercio Firenze, Alessandra Signori, ha presentato stamani nel corso dell’assemblea a cui erano presenti l’80% dei rappresentanti delle associazioni di categoria e territoriali ad oggi costituite, che hanno pienamente condiviso la linea politica proposta dal Presidente e dalla Giunta Esecutiva. Il Consiglio Direttivo svolto successivamente all’assemblea, ha eletto all’unanimità quale Vice Presidente Vicario, Luca Chiari e Vice Presidenti Arrigo Brandini e Duccio Corsini, mentre il nuovo Amministratore è Roberto Lunardi. Sono stati inoltre eletti in Giunta Esecutiva, sempre all’unanimità: Andrea Angelini, Vice Presidente FIPE, Paola Migliosi, Presidente Associazione GT Conf.
Guide Turistiche, Gianni Masi, Presidente FIVA ed Andrea Casini Presidente Associazione Territoriale Empolese Valdelsa. Evidentemente il bilancio definitivo sarà redatto alla fine dell’anno ma al momento Confcommercio Firenze rappresenta 3.198 imprese, con 373 imprese femminili e 367 associati under 40, per un totale di addetti stimato in 19.552 unità. “Sono cifre che testimoniano in maniera equivocabile l’ottimo lavoro di squadra che abbiamo svolto fino ad oggi – sottolinea Signori – con il contributo anche di coloro che si sono dimessi” “La specificità del tessuto imprenditoriale fiorentino e la grande qualità delle imprese associate, determineranno, si dice sempre convinta Alessandra Signori, il successo della nostra associazione.
Ma alla base del successo è fondamentale il lavoro di squadra, per questo abbiamo lavorato nei momenti di conflitto cercando di allentare le tensioni, analizzando il contenuto delle polemiche e agendo sempre con azioni nelle quali devono prevalere gli interessi generali di tutela delle imprese.” Tanti saranno i temi che l’associazione si troverà ad affrontare nel prossimo futuro ad iniziare dalle problematiche del centro storico di Firenze, da parte della nostra Associazione Territoriale Firenze Centro e di cui sarà trattato anche nel corso dell’Assemblea dall’Associazione Le Vie della Moda, che rappresenta le imprese di sei strade del centro storico della città, con la quale si è inteso dare una organizzazione ed unica regia per l’attività di valorizzazione e promozione del territorio da parte di imprese di “alta gamma”. Confesercent Firenze invece, evidenzia il momento del mercato con la notizia dei 35 lavoratori posti in mobilità.
"In modo arrogante irresponsabile la proprietà rifiuta l’attivazione della cassa integrazione. Una decisione grave che attacca il lavoro e l’occupazione" Calò e Verdi di Rifondazione Comunista esprimono così solidarietà e chiedono alla Provincia di Firenze di intervenire presso Confesercenti al fine di contrastare una politica anti-sociale sul lavoro, stabilendo una cabina di regia con il Comune di Firenze a sostegno della vertenza. A Firenze Confesercenti, è una delle organizzazioni fra le più rappresentative del Commercio, del Turismo e dei Servizi ha aperto una procedura di mobilità a carico dei 35 lavoratori che vi operano.
Una scelta grave e dalle pesanti ricadute sociali in un contesto in cui permane una pesante crisi economica. Crea stupore e rabbia la modalità con la quale Confesercenti ha preso questa decisione e soprattutto non appaiono chiari i motivi per i quali si è arrivati direttamente alla mobilità. E’ ancora da appurare se c’è una crisi di liquidità di mercato o di management poiché questa associazione si occupa principalmente di servivi e adempimenti per lo sviluppo di imprese proprie soci, di compilazione delle dichiarazioni dei redditi, di dichiarazione Iva e tenuta della contabilità, tenuta dei libri paga fino ad arrivare ai servizi di patronato, assistenza e consulenza, in materia pensionistica, sanitaria, assicurativa, legale ecc.
Servizi che hanno un ritorno economico non indifferente. A fronte di questo attacco all’occupazione e al lavoro c’è stata una reazione immediata della Filcams CGIL e Fisascat Cisl che hanno ritenuto opportuno respingere i provvedimenti di mobilità e aprire una estenuante trattativa per l’attivazione della cassa integrazione che a tutt’oggi risulta essere stata respinta dalla parte datoriale. Un atteggiamento arrogante e miope vista anche la situazione dei bilanci. Per questo motivo è stata convocata una assemblea di tutti i lavoratori per il 3 novembre prossimo a contrasto delle misure adottate da Conferesercenti.
Rifondazione Comunista ritiene inammissibile che dai media si dia ampio spazio e attenzione quando si tratta di raccontare vicende relative agli spacchettamenti azionari, alle quote societarie , ai vari “giri di valzer” delle poltrone delle Presidenze dei Consigli di Amministrazione o di Giunta delle società e/o organizzazioni imprenditoriali e poco spazio che riguardano ad esempio i 35 lavoratori in mobilità che nel caso della Confesercenti di Firenze rischiano di perdere il posto di lavoro.
Cosa hanno da dichiarare i tredici membri che compongono la Giunta della Confesercenti Provinciale di Firenze a fronte di questa decisione di basso profilo imprenditoriale? Chiediamo di sapere - dicono i consiglieri - se l’Amministrazione Provinciale è stata investita per quanto di sua competenza dalla vertenza in atto, che ha al centro il tema della salvaguardia dell’occupazione e della tutela del lavoro. Infine chiediamo di sapere se la Provincia di Firenze unitamente al Comune intende avviare iniziative atte a richiedere un profilo di maggiore responsabilità sociale a Confesercenti".