del Circolo SEL Firenze Quartiere 1 L’area dell’ex manifattura tabacchi rappresenta l’ultima grande opportunità per riqualificare un grande contenitore di centralità strategica per tutta l’area metropolitana di Firenze. Per questo riteniamo che sia un grave errore limitarsi a destinare quell'area alla costruzione di nuovi edifici ad uso residenziale e all'insediamento di nuovi esercizi commerciali come previsto dalla proposta di variante al Piano Regolatore Generale presentata dall'attuale proprietà dell'area. Il progetto infatti sembra non comprendere a pieno né il valore storico e architettonico dell'intero complesso né le potenzialità offerte dalle peculiarità di quel luogo, tipologiche e di ubicazione, strategiche anche per un rilancio economico e culturale della città. Dal punto di vista delle funzioni per l'intera area, che attualmente è classificata come F2 (attrezzature pubbliche e servizi pubblici di interesse urbano-territoriale), viene ipotizzata invece una grande percentuale di residenza privata, da realizzarsi attraverso l'abbattimento di alcuni volumi e l'edificazione di edifici sviluppati in altezza (si ipotizzano due o tre torri di oltre 20 piani), la realizzazione di un centro commerciale e la trasformazione in albergo della parte monumentale del complesso.
Oltretutto per le nuove residenze non è prevista nessuna quota destinata alla residenza sociale. Il progetto è inoltre insufficiente per quanto riguarda le infrastrutture e il riassetto viario: le soluzioni proposte, infatti, non contemplano il considerevole aumento di traffico comportato dai nuovi insediamenti, né prevede un'apprezzabile riqualificazione della attigua Piazza Puccini, rendendola anzi uno svincolo viario a tre rotonde impercorribile dai pedoni. Il Circolo SEL del Q1, ritiene invece che la riqualificazione dell’intera area attraverso un intervento organico ed integrato attorno alla ex manifattura tabacchi sia un’occasione irripetibile da non perdere per lo sviluppo della città, e per questo chiede:
- che l'Amministrazione Comunale riprenda il ruolo che le è proprio di indirizzo e governo del territorio, funzione alla quale sembra avere rinunciato sino ad ora in questa vicenda; - che il progetto di riqualificazione dell'area sia subordinato ad una più ampia strategia di inquadramento territoriale metropolitano - che si avvii un percorso partecipativo promosso dal Quartiere 1Invitiamo le forze politiche della città, le associazioni e i comitati dei cittadini ad intraprendere iniziative congiunte al fine di scongiurare l'approvazione della variante e di giungere ad un esito positivo per la città.