FIRENZE– Una regione che investe costantemente nel trasporto ferroviario, che ha contenuto come poche altre regioni i tagli del Governo Berlusconi ed ha innovato i servizi grazie all’alta velocità regionale. E’ questa la fotografia della Toscana che emerge dal nuovo rapporto ‘Pendolaria 2011′ di Legambiente. Il rapporto evidenzia come la nostra Regione sia “la più costante nella politica di sviluppo del trasporto su ferro” (dal 2001 a oggi ogni anno sono stati stanziati tra i 5 ed i 15 milioni di euro) ed anche una tra le più innovative: basti pensare all’iniziativa di lanciare un servizio di alta velocità regionale. “Ci fa piacere – evidenzia l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao – che un rapporto attento e indipendente come quello di Legambiente ci collochi in una posizione di primissimo piano a livello nazionale.
Al termine di un anno difficile come quello che sta per concludersi, caratterizzato dalla mannaia di risorse imposta dal governo Berlusconi, in Toscana siamo riusciti a attuare politiche di ottimizzazione dei servizi per incidere nel modo più limitato possibile sulla qualità del servizio, e di contenimento delle tariffe (non vi sono stati aumenti) per salvaguardare al massimo i pendolari”. “Non solo: Pendolaria ci dà atto anche di come abbiamo con costanza perseguito politiche di innovazione: siamo l’unica regione che ha attivato, con il Regiostar, un servizio regionale pensato per i pendolari, che abbatte i tempi di percorrenza tra le città capoluogo”. Il rapporto “Pendolaria 2011” studia con attenzione su scala nazionale lo stato di salute di una rete che in Toscana si estende per 1.561 km , con 232.000 viaggiatori quotidiani e 53.300 abbonati.
E prende in analisi alcuni dei punti salienti del servizio. Vediamoli. Contenuti i tagli del Governo, niente aumenti tariffari A seguito delle manovre del Governo Berlusconi, secondo Pendolaria “Il 2011 verrà ricordato come l’anno dei tagli ai treni pendolari e dell’aumento dei biglietti, con punte di un treno cancellato ogni cinque in Veneto, tagli ai servizi del 13% nelle Marche, -12% in Liguria,-10% in Abruzzo e Campania”. La tabella comparativa dei tagli al servizio e degli aumenti tariffari fatti dalle varie Regioni mostra come la Toscana sia la regione ad aver contenuto maggiormente i tagli al servizio, senza aumenti tariffari (se non l’aggiornamento secondo l’indice Istat).
Mentre la Toscana è intervenuta sui servizi con una riduzione di appena il 3,3%, il Veneto ha tagliato quasi un treno su cinque, la Campania un treno su dieci. tra le regioni con quantità di servizi analoghi, ha tagliato meno soltanto l’Emilia Romagna (3%), che però ha anche deciso un aumento del 10% delle tariffe. Investimenti La Toscana risulta la quarta realtà in Italia ad aver maggiormente investito sul servizio ferroviario pendolare (41.4 milioni di euro nel 2011).
Il rapporto Pendolaria nel riassumere gli investimenti sul settore ferroviario non dimentica di fare i conti con la crisi che ha investito il settore dei trasporti pubblici nell’ultimo anno e i pesanti tagli disposti dal governo. “Per coprire questo buco le Regioni sono intervenute con riduzioni del servizio e aumenti delle tariffe. Il caso più eclatante è quello della Lombardia dove le tariffe sono state aumentate del 23,4%. In Toscana la Regione ha provveduto a garantire lo svolgimento dei servizi per il 2011-2012, attraverso proprie risorse a copertura dei costi contrattuali, ma è stato predisposto un piano di ottimizzazione dei servizi da attuarsi a partire dal 2012 che interessa il servizio gestito da Trenitalia.
Al momento sono state programmate rimodulazioni strutturate dei servizi sulle linee Porrettana e Firenze-Arezzo-Chiusi-Roma”. Regiostar Un significativo riconoscimento arrivato da Pendolaria anche per il nuovo servizio offerto dai treni Regiostar, ovvero l’alta velocità regionale. Mentre diminuisce la velocità media dei treni pendolari (media nazionale 35.5 Km/h), la Toscana è l’unica che ha messo in campo un progetto strutturale per realizzare servizi veloci, non stop, per i treni pendolari tra città capoluogo di provincia e Firenze.
Nel rapporto si sottolineano “le potenzialità interessanti di questo servizio”, l’allargamento dell’offerta avvenuto nel corso del 2011, e “la risposta positiva in termini di frequentazioni e gradimento da parte dei pendolari”.