Piogge e fango hanno provocato nove vittime in Liguria e Toscana. Tra i morti anche un volontario. Diversi dispersi. Frane, crolli e strade chiuse. Matteoli: ''Assumeremo i provvedimenti del caso''. Napolitano: ''Tributi dolorosi ai cambiamenti del clima''. Nuova allerta in Veneto e Friuli. Domani la perturbazione al Centro-Sud. A Roma picchi di pioggia ma meno del 20 ottobre. Prosegue senza sosta l'opera di soccorso dei vigili del fuoco. L'interruzione della viabilità a causa delle frane rende difficili le operazioni di soccorso: i vigili del fuoco hanno raggiunto l'abitato di Vernazza impiegando un carro ferroviario su una linea ferrata secondaria rimasta attiva.
Salvati stamani dagli specialisti sommozzatori un uomo ed una donna rimasti bloccati all'interno di una banca. Il dispositivo di soccorso regionale, già potenziato con il raddoppio dei turni di servizio, è stato ulteriormente rafforzato con l'invio di sezioni operative, con idrovore e ruspe, dalle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Toscana. Critica la situazione anche nella provincia di Massa Carrara: 50 persone sono state soccorse e salvate dai vigili del fuoco nella serata di ieri ad Aulla.
Interventi dei vigili del fuoco sono tuttora in corso a Pontremoli, Terrarossa, Villafranca, Mulazzo, Mogrone, Arpiola, Zeri, Filattiera, e Bagnone. 300 le persone complessivamente evacuate. Dispositivo di soccorso rafforzato con il raddoppio dei turni di servizio e con l'invio di sezioni operative dai comandi della Toscana. Un pressante intervento sulle società di gestione perché vengano ripristinati quanto prima tutti i servizi essenziali alla popolazione della zona colpita dall'alluvione.
E' quanto promesso dal Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi intervenuto oggi ad Aulla all'incontro del Comitato di coordinamento dell'emergenza, al quale hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni di volontariato, della protezione civile, dei vigili del fuoco, dell'esercito, delle forze dell'ordine, il sindaco di Aulla Roberto Simoncini e i rappresentanti degli altri Comuni della zona, il presidente della Provincia di Massa Carrara Osvaldo Angeli. Il presidente, dopo aver chiesto l'intervento dell'esercito, si è impegnato ad intervenire anche sul genio militare per ripristinare i collegamenti con i luoghi isolati.
In particolare è stata chiesta la costruzione di due ponti Bailey per arrivare nella frazione di Stadana, vicino ad Aulla, dove risiedono circa 250 famiglie e per ripristinare il collegamento con l'abitato di Mulazzo, un Comune con circa 4000 abitanti. Rossi ha ricordato che la giunta regionale ha dichiarato lo stato di emergenza regionale e stanziato 2 milioni di euro, per dare una prima immediata risposta alla popolazione colpita e per le attività di soccorso e che, dalla prossima settimana, si attiveranno interventi per consentire la ripresa delle attività produttive che oggi sono in ginocchio.
Quanto alla dichiarazione dello stato di calamità naturale da parte del governo, il presidente ha detto che la Regione farà il possibile per ottenerla, anche se le nuove norme rendono più complicato il percorso. Rossi ha concluso con un plauso al lavoro della protezione civile, ai volontari e atuttta la macchina di coordinamento ha risposto tempestivamente e bene all'emergenza. Questa notte la popolazione era senza luce e senza acqua, con i collegamenti stradali interrotti, con le linee telefoniche saltate – funziona un solo satellitare attivato questa notte in un’area dove vivono 4-5 mila abitanti.
Sono 7-8 le frazioni isolate, 5 i ponti crollati nell'alto bacino del Magra investito dall’esondazione. Cento volontari delle Pubbliche Assistenze Toscane stanno lavorando da ieri sera. Non appena ricevuta l’allerta, è stata attivata in via Pio Fedi a Firenze, sede di Anpas Toscana, la sala operativa guidata dal responsabile della Protezione Civile, Sandro Moni. Uomini delle pubbliche assistenze toscane partecipano anche al coordinamento delle operazioni presso la sala di pronto intervento allestita dalla Regione Toscana.
Le prime squadre di volontari sono partite nella serata di ieri e nella notte hanno cominciato già i primi interventi. La situazione sta evolvendo di ora in ora, sono in allerta tutte le associazioni della Regione, pronte a partire per dare il cambio agli uomini già sul posto, o per rinforzare le presenze in caso di ulteriori necessità. «Siamo al lavoro – ha detto Sandro Moni – in un territorio davvero devastato da queste piogge intense. I nostri volontari hanno portato idrovore, mezzi anfibi, punti di illuminazione.
Siamo sotto il coordinamento della Regione Toscana e delle istituzioni locali, che detteranno tempi e modalità dell’intervento». La Asl di Massa e Carrara ha mobilitato tutte le sue risorse dopo l’allarme lanciato verso le 17 di ieri pomeriggio. Il problema più grave è stato l’isolamento, anche telefonico, delle strutture sanitarie di Pontremoli e Aulla e l’impossibilità iniziale di utilizzare i mezzi del 118, a casa delle condizioni della viabilità ordinaria. Si è così deciso di utilizzare i mezzi del servizio di Soccorso Cave, tre “Grinta” a 4 ruote motrici che, con a bordo tre medici e tre infermieri soccorritori hanno raggiunto Aulla passando per zone montane.
Ad Aulla è stato subito allestito un punto medico avanzato, e gli operatori sanitari hanno svolto attività di assistenza nei confronti degli sfollati e dei passeggeri di un convoglio ferroviario fermo nel pontremolese. L’ospedale di Fivizzano ha accolto due pazienti. Nella sala operativa della Protezione civile ha prestato servizio un altro medico. In questo momento tutte le strutture sanitarie della Lunigiana sono raggiungibili e i mezzi su gomma e l’elicottero del 118 sono operativi. “Purtroppo gli eventi accaduti in Lunigiana sono disastri annunciati” afferma Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana, “il nostro è un territorio molto fragile per quanto riguarda l'assetto idrogeologico e ogni anno le piogge portano con sé frane, smottamenti, piccole e grandi alluvioni.
Quello che non va bene è che non si fanno abbastanza interventi di prevenzione e di riassetto idrogeologico del territorio. L'imputato principale è il Governo che, non solo non investe in questo settore, ma addirittura taglia le risorse al Ministero dell'Ambiente in maniera considerevole. Quando siamo in situazioni di crisi economica i tagli sono inevitabili, però ci sono settori sui quali si deve investire e il dissesto idrogeologico è uno di quelli. Senza la prevenzione, il prezzo da pagare per i danni sarà sempre più alto con conseguenze drammatiche per il territorio” conclude Baronti.
“Vogliamo rivolgere un pensiero di vicinanza e solidarietà alle popolazioni della Toscana e della Liguria colpite dalle tragiche conseguenze dell’alluvione e in particolare alle famiglie che hanno perso i loro cari e ai tanti sfollati che in queste ore si trovano in una situazione di emergenza”. Così il segretario del PD della Toscana Andrea Manciulli e il responsabile territorio Matteo Tortolini, sulle morti avvenute in Lunigiana e Liguria per l’alluvione delle ultime ore. "Ancora una tragedia, a un anno esatto delle frane assassine di Massa.
La provincia di Massa Carrara (insieme a quella spezzina) riscopre con forza e drammaticità il problema della priorità delle opere tese a mettere in sicurezza il territorio. La morfologia stessa della Lunigiana richiede da tempo interventi urgenti e strutturali per scongiurare quello che è ormai divenuto il leit motiv di ogni autunno di pioggia: il disastro. Purtroppo, invece, ancora una volta dobbiamo constatare che le priorità per chi governa il territorio sono altre". Italia dei Valori esprimere "totale solidarità alle famiglie colpite negli affetti più cari, chiediamo agli amministratori locali e alla Regione Toscana di attivarsi in fretta per mettere in campo ogni misura necessaria tesa a dare conforto e sostegno ai cittadini colpiti da questa ennesima calamità". La consigliera Maria Luisa Chincarini: “Assisto esterrefatta alla cronaca della tragedia che ci giunge in queste ore dal territorio lunigianese e spezzino.
Una tragedia che si potrebbe anche definire ‘annunciata’, considerato il territorio di cui stiamo parlando: zone morfologicamente fragilissime e molto poco stabili, che, da anni, avrebbero avuto bisogno di interventi massicci e strutturali per la messa in sicurezza”. “Come prima cosa – continua la consigliera - vorrei esprimere il mio cordoglio e la mia vicinanza alle famiglie che hanno perso i loro cari (una donna e un uomo) ad Aulla, in modo così assurdo ed improvviso. Di fronte ad un evento così devastante, che ci ha sconvolto un po’ tutti, passate queste ore drammatiche per le popolazioni colpite dall’ondata di maltempo, non si potrà più fare finta di nulla.
Sono anni che nella zona, periodicamente, si ripetono disastri ambientali; basti pensare alle frane assassine di Massa dell’anno scorso. E il territorio, come dimostra il tragico susseguirsi degli eventi delle ultime ore, è sempre più a rischio, soprattutto a causa dei mancati interventi strutturali per tutta l’area lunigianese”. “E’ inaccettabile – prosegue la consigliera - che in poche ore decine di migliaia di persone si siano trovate dentro una vera e propria apocalisse: trombe d’aria, case crollate, auto ribaltate, persone sfollate, torrenti che tracimano, frane, smottamenti, blackout elettrici, la diga di Teglia che non regge, ponti crollati, strade e treni bloccati..” “Apprezzo e condivido la decisione del Presidente Rossi – continua la consigliera - di stanziare un primo aiuto di 2 milioni di euro per le zone della Lunigiana colpite dal maltempo.
Rappresentano quantomeno un segnale della presenza e della vicinanza delle istituzioni ai cittadini in un momento di grande difficoltà. Anche se non è questo il momento delle polemiche, ma quello dell’emergenza, credo dobbiamo anche chiedere al Governo di intervenire con tempestività per riconoscere lo stato di calamità, ma soprattutto per tornare a occuparsi del territorio prima che le tragedie avvengano. Perché, se è vero che siamo davanti a variazioni climatiche di livello mondiale, il nostro è un ambiente ferito, maltrattato, trascurato, che non è più in grado di assorbire gli eccessi meteorologici”. “Esprimiamo sincere condoglianze alle famiglie delle persone scomparse in questa tragedia, e piena vicinanza a tutte le comunità della Lunigiana colpite dalle fortissime precipitazioni.
La situazione è complessa e disperata, perciò inviamo un ringraziamento speciale ai soccorritori che stanno facendo il possibile per arginare i danni”, ha dichiarato il Consigliere regionale del PdL Nicola Nascosti sulle conseguenze del maltempo nell’area della Lunigiana. “Come già ha garantito il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli, il Governo farà la sua parte anche in questo caso, prendendo tutti i provvedimenti necessari per aiutare le popolazioni coinvolte” dichiara Nascosti.
Il Consigliere regionale del PdL Jacopo Ferri è venuto a conoscenza delle calamità che hanno colpito la Lunigiana mentre era impegnato nei lavori del Consiglio Regionale. Nonostante le difficoltà di collegamento, Ferri si è subito messo in viaggio per raggiungere Pontremoli, Comune di cui è Consigliere. Proprio Pontremoli ed Aulla risultano essere fra i paesi più popolosi e danneggiati dall’esondazione del fiume Magra. A causa dell’ondata di maltempo in corso da ieri sulla Lunigiana, permangono alcune limitazioni al transito dovute a frane o allagamenti.
In particolare, la strada statale 62 “della Cisa” è provvisoriamente chiusa in entrambe le direzioni in località Pontremoli (km 38,300), a causa dell’allagamento di un sottopasso. Il traffico leggero è deviato sulla viabilità comunale, dove il transito resta comunque critico a causa delle condizioni meteo. Al km 36,900 è stato istituito il senso unico alternato della circolazione, regolato da semaforo, a causa del cedimento di un muro stradale dovuto ad un allagamento. Sulla strada statale 63 “del Valico del Cerreto” si segnala un tratto chiuso in direzione sud per allagamento tra le località Rometta e Aulla.
Circolazione al momento bloccata anche nel centro abitato di Aulla, dove confluiscono le strade statali 62 “della Cisa” e 63 “del Valico del Cerreto”. Possibili rallentamenti si segnalano sulla strada statale 64 “Porrettana” dove viene deviato il traffico autostradale. Il personale Anas è impegnato dal pomeriggio di ieri sulle strade colpite dall’emergenza. Sul tratto critico della statale 62 sono attualmente presenti 8 uomini e 5 mezzi per la gestione della viabilità, il monitoraggio costante dello stato dell’infrastruttura e il coordinamento degli interventi necessari a garantire le condizioni di sicurezza per gli utenti.
Nelle scorse ore la circolazione è stata ripristinata in vari tratti delle strade statali 62 e 63, dove si erano verificati vari allagamenti e smottamenti.