FIRENZE – Secondo stime OMS oltre il 70% della mortalità dipende da comportamenti e stili di vita non corretti. Quella degli stili di vita, in Toscana come nel resto del Paese, è la vera sfida da vincere per i servizi sanitari e sociali. Ecco una sintesi dei comportamenti dei toscani rispetto ai principali fattori di rischio. Fumo: l’età si abbassa ma si fuma meno Secondo l’indagine Multiscopo Istat 2009 la proporzione di fumatori è superiore alla media nazionale, mentre il consumo medio di sigarette è più basso.
Un’abitudine comunque in calo: la quota di fumatori è passata dal 35% del 1980 al 24,4% del 2009. Una riduzione che ha riguardato soprattutto il genere maschile: nello stesso arco di tempo l’abitudine al fumo è diminuita di 10 punti percentuali mentre per le donne il dato è rimasto pressochè stabile. Riguardo all’età di inizio, secondo i dati HSBC 2009-10, a undici anni ha fumato un ragazzo su 100, a tredici 7 su 100 e di questi circa la metà fuma regolarmente una volta alla settimana.
A 15 anni si sale a 30 su 100 e di questi 8 su 10 fumano una volta la settimana. Alcool: adolescenti come nel nord Europa Sempre secondo l’indagine Multiscopo Istat 2009, l’84% degli uomini e il 62,9% delle donne hanno consumato almeno una bevanda alcolica, in linea col dato nazionale. Tra gli adolescenti si sta diffondendo un modello di consumo tipico delle aree nord europee: grandi quantità consumate in poche occasioni, prevalentemente il fine settimana. Attività fisica: aumentano i sedentari Secondo l’Istat (2009) solo il 23,1% dei toscani con almeno 3 anni pratica con continuità uno sport (il 21,7% in Italia), mentre il 10,1% ha dichiarato di svolgerlo saltuariamente.
L’indagine 2010 OKKIO alla Salute ha stimato che in Toscana il 16,2% dei bambini di 8-9 anni svolge attività fisica extrascolastica almeno un’ora al giorno per 5-7 giorni alla settimana (in linea col dato medio italiano); oltre un terzo fa almeno un’ora di attività fisica per due giorni a settimana; il 6,5% non raggiunge un’ora di attività fisica neanche per un solo giorno a settimana. L’indagine 2010 HBSC ha stimato che in Toscana: il 5,3% degli undicenni, il 4,9% dei tredicenni e l’8,4% dei quindicenni non svolge mai attività fisica. Abitudini alimentari Istat 2009: il pranzo continua a essere pasto principale per la maggior parte della popolazione di 3 anni e più (62,4%).
C’è una tendenza all’aumento di quanti fanno una colazione adeguata: dall’84,2% all’87%. Abitudine che diminuisce nei giovani, con i livelli più bassi fra gli adolescenti (da 66,1% a 8 anni a 56,4% a 15 anni nel 2010). Nel 2009 il 56,3% della popolazione ha dichiarato di consumare almeno una volta al giorno le verdure, poco più dei bambini di 8 anni (53,1%) e molto più degli adolescenti di 11, 13 e 15 anni (intorno al 29%). L’80,1% per cento della popolazione dichiara di consumare almeno frutta una volta al giorno, poco più dei bambini di 8 anni (69,9%) e molto più degli adolescenti (dal 45,2% al 34,3%).
Il 9,2% dei bambini di 8 anni beve regolarmente tutti i giorni bevande gassate ed il 39,8% quelle zuccherate. Fra gli adolescenti il consumo complessivo di bevande gassate e/o zuccherate varia fra il 12 e il 16 per cento. La condizione di sovrappreso riguarda maggiormente la popolazione maschile. L’obesità invece riguarda in modo analogo maschi e femmine. Tra i bambini le più recenti indagini rilevano una diminuzione della percentuale di sovrappeso globale (sovrappeso + obesità): dal 33,4% del 2006 al 28% del 2010.
In entrambi i generi nei soggetti con livello di istruzione familiare basso l’obesità è maggiormente diffusa.