Manovra: domani in piazza sindacati e lavoratori contro il Governo Monti

L’Unione ciechi martedì davanti alla Prefettura per dire no al taglio del 98% dei fondi erogati all’associazione. Manifestazione della Lega Nord a Strasburgo il 15 dicembre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 dicembre 2011 20:25
Manovra: domani in piazza sindacati e lavoratori contro il Governo Monti

Anche in Toscana, sciopero unitario dei sindacati Cgil, Cisl e Uil in tutte le piazze della regione, lunedì 12 dicembre. Contestano alcune delle misure come l'aumento dell'età pensionabile fino a 44 anni di contributi e l'abolizione delle pensioni di anzianità, tagli alle pensioni oltre € 970,00, aumenti dell'IVA e della benzina che fanno lievitare i prezzi, aumento dell'IRPEF regionale per tutti i redditi. "Vogliamo ribadire la nostra contrarietà alla manovra Monti e a difendere i diritti fondamentali dei lavoratori italiani e toscani", spiega l'on.

Fabio Evangelisti, Segretario Idv Toscana. "Penso alle gravi condizioni in cui versano la nostra industria e le nostre eccellenze produttive, dalle Acciaierie Lucchini di Piombino alla Ansaldo Breda di Pistoia, al tessuto sempre meno dinamico delle nostre piccole e medie imprese, fino alle famiglie e ai giovani sempre più ai margini del sistema economico e del mercato del lavoro”. “Siamo consapevoli dell'inevitabilità di misure drastiche e di vero rigore per salvare il Paese – spiega Evangelisti – ma crediamo che la manovra dovrebbe rispondere anche a quei criteri di equità, giustizia sociale e sviluppo, dei quali invece non vi è traccia nel testo presentato al Parlamento: lotta all'evasione fiscale, tassazione delle rendite, abolizione delle caste sono tutti capitoli di spesa ignorati dal progetto del Premier Monti che avrebbero potuto offrire risorse importanti per lo sviluppo industriale e sociale del Paese”.

“Per questo torneremo in piazza al fianco dei sindacati", conclude Evangelisti. "Perché siamo convinti che non si possa far pagare l'esigenza di far cassa agli onesti, ai lavoratori e ai piccoli imprenditori. Certo, l’apertura di credito che noi di Italia dei Valori, con senso di responsabilità, abbiamo accordato al Governo Monti con il voto di fiducia, certo, non si è ancora esaurita, ma ci aspettiamo dal Governo un repentino cambio di passo che offra al Paese non soltanto lacrime e sangue, ma anche prospettive di crescita, equità e sviluppo”. Anche quelli del Centro Popolare Autogestito Firenze sud annunciano che saranno sulle strade, a fianco dei lavoratori in lotta, degli studenti che difendono quel che resta della scuola pubblica, dei pensionati.

E la Federazione Firenze di USB contesta al Governo di essersi “scordato” di varare una efficace lotta all’evasione fiscale e di tassare i grandi patrimoni, oltre che di chiedere un piccolo sacrificio a coloro che siedono a Montecitorio e Palazzo Madama. «Ci prenderanno per fame, ma non per stanchezza». Questo il grido con cui l’Unione italiana ciechi di Firenze martedì sarà in presidio davanti alla Prefettura. «Il governo ha previsto un taglio del 98% dei fondi erogati alla nostra associazione.

Ma in questo modo verranno spazzate via d’un colpo tutte le nostre conquiste: servizi alla persona, audiolibri e la stessa capacità organizzativa che ci permette di essere rappresentati in Italia e in Europa». Antonio Quatraro, presidente fiorentino dell’Uic, è furibondo. «E’ vero che risparmiare è una virtù. Ma quando si taglia sulle spese per la sopravvivenza siamo di fronte ad una miopia condita di crudeltà bella e buona», accusa il presidente, ricordando che «il presidio, che si svolge nella giornata nazionale del cane guida, interessa tutte le città d’Italia».

Questo perché i ciechi «non vogliono certo subire una manovra ingiusta che calpesterà i diritti elementari dei meno fortunati». «Il provvedimento governativo, che complessivamente si prefigge di risparmiare 40 miliardi di euro in tre anni, colpisce in modo particolare i disabili gravi, costretti a pagare due volte: una volta come cittadini, e l'altra appunto come disabili», punta il dito Quatraro. Che aggiunge: «Si vuol limitare l'intervento pubblico ai soli casi di estremo bisogno economico non soltanto del portatore di handicap, ma anche della sua famiglia.

Una logica, questa, che ci fa tornare indietro di molti decenni, perchè cancella i diritti fondamentali conquistati dai movimenti nazionali e internazionali dei disabili in lunghi anni di dure lotte e di grandi sacrifici». «I diritti acquisiti non si toccano, anche in presenza di una grave crisi economica», accusano dall’Uic. «Difenderemo ad oltranza il nostro diritto all’indennità di accompagnamento, istituita dal legislatore in nome dell’uguaglianza tra cittadini – aggiunge Quatraro -.

Chiediamo poi di mantenere lo stato sociale e di cancellare il vergognoso taglio del 98%. Non dimentichiamoci che il servizio civile è già ridotto a pura finzione. E che il fondo per la non autosufficienza è stato cancellato, come se il problema si potesse risolvere semplicemente ignorandolo». Insieme ai non vedenti parteciperanno al presidio rappresentanti delle associazioni dei non udenti, degli invalidi civili e del lavoro. Il Movimento giovani padani manifesterà contro il Governo Monti e contro il commissariamento delle democrazie da parte della Banca centrale europea il prossimo 15 dicembre direttamente a Strasburgo, davanti alla sede del Parlamento europeo.

“Anche dalla Toscana partiranno alla volta di Strasburgo molti giovani – conclude Francesco Acciai, coordinatore nazionale del Movimento Giovani Padani della Toscana – Una nutrita rappresentanza con un grande significato: le nuove generazioni di tutta la Padania, Toscana compresa, non hanno alcuna intenzione di piegarsi ad un futuro, per qualcuno già scritto, che pensa solo alle ragioni della finanza e non all'esigenze dei popoli, del lavoro e della vita reale. Noi Giovani Toscani non ci diamo per vinti ed assieme a tutti i Giovani della Padania faremo sentire la nostra voce e le nostre idee”.

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