“L’integrazione degli studenti disabili può e deve diventare una opportunità, un fattore di crescita, per le classi in cui sono presenti ragazzi con difficoltà”. Sta qui la spiegazione di un percorso sperimentale presentato questa mattina a Firenze in base a un protocollo d’intesa firmato fra due donne, Stella Targetti e Angela Palamone, per Regione Toscana e Ufficio Scolastico Regionale. La sperimentazione, prima del genere in Italia, prevede risorse aggiuntive per le classi in cui siano presenti studenti con disabilità gravi e che accettino la sfida di presentare progetti a suppporto dell’integrazione di questi alunni. Il protocollo d’intesa, tra Regione Toscana e USR, approvato in bozza dal governo regionale lunedì scorso è stato firmato questa mattina.
I tempi sono molto stretti: entro novembre uscirà un avviso pubblico con i contenuti specifici dell’operazione e le modalità dettagliate: le classi interessate potranno presentare domanda ed entro dicembre una Commissione di valutazione (mista: tecnici di Regione e USRT) valuterà i singoli progetti assegnando le risorse. A disposizione un milione di euro, dalla Regione, ma anche, dall’Ufficio Scolastico, posti di sostegno in deroga (già, in precedenza, sono stati derogati altri 295 posti) nonché ulteriori risorse.
Verranno finanziate: ore di sostegno in deroga; ore aggiuntive di insegnamento per i docenti curricolari della classe; ore aggiuntive di sostegno. Sono poi previste ore retribuite anche per la progettazione, la documentazione e la verifica nonché possibilità di attivare esperienze di laboratori che coinvolgano l’intera classe. Coinvolto, con ore aggiuntive, anche il personale ATA in attività specifiche di assistenza e sorveglianza. Saranno anche finanziate attività di formazione cui la maggioranza dei docenti avrà l’obbligo di sottoporsi.
A ogni classe che accede alla sperimentazione sarà abbinato un docente-tutor (figure, queste, individuate dagli Uffici Scolastici Territoriali fra docenti di riconosciuta esperienza nell’integrazione scolastica di alunni disabili). “Questa scelta – spiega Stella Targetti – interviene in un momento assai difficile per la disabilità nelle scuole: aumenta il numero degli alunni disabili (salito negli ultimi due anni da 9.915 a 10.202, in tutte le scuole toscane) ma resta invariato (4.690) il numero degli insegnanti di sostegno.
Una situazione insostenibile davanti alla quale non potevamo restare inerti: da qui la scelta di trovare, pure in una fase così difficile, risorse aggiuntive e di lavorare insieme all’USR sulla base di un presupposto condiviso: la volontà di salvare il nostro modello di scuola inclusiva, affermando nei fatti che la diversità è una ricchezza e assicurando il diritto, costituzionalmente previsto, degli studenti disabili alla scuola”. In prospettiva il protocollo prevede anche un aggiornamento al documento base di Regione Toscana (le “linee di indirizzo per l’integrazione scolastica dei disabili”), la costruzione di un nuovo sistema di governance, la proposta di percorsi di accoglienza/inclusione/apprendimento che coinvolgano docenti, operatori, studenti di tutte le scuole toscane anche nel garantire agli alunni disabili una libertà di scelta, nei percorsi di istruzione, davvero effettiva. Ma nell’immediato – sottolinea Angela Palamone – “stiamo avviando la sperimentalità di un percorso dalla logica completamente nuova: un cammino che punta a coinvolgere docenti, collaboratori e compagni di classe: non solo sostegno, dunque, ma anche condivisione nell’intera comunità scolastica per garantire un contesto educativo accogliente e inclusivo”. Alla conferenza stampa di presentazione è intervenuto anche Massimo Toschi, consigliere del presidente Enrico Rossi per le persone con disabilità.
“Oggi – ha detto – è un giorno di festa: è stato infatti firmato un accordo che nasce dalla grande cultura della Costituzione secondo cui il diritto delle persone disabili è indefettibile, cioè va comunque garantito anche al di là delle difficoltà finanziarie”. Per Toschi “aver rimesso al centro i disabili è un fatto straordinario: una scelta non solo coraggiosa ma anche conveniente perché se questi ragazzi oggi non andranno a scuola, domani non troveranno neppure lavoro e finiranno, da adulti, per restare in condizione di non autonomia e dunque a carico dell’intera società”. Corale l’invito di Stella Targetti e di Angela Palamone ai media: “Informate che le classi interessate a partecipare hanno tempi stretti: l’avviso pubblico uscirà entro fino novembre e per consentire alla sperimentazione un avvio dalla ripresa dopo le vacanze natalizie, le domande dovranno essere presentate in tempi davvero rapidi”.