Un Consiglio comunale straordinario nel Cenacolo della basilica di Santa Croce il 4 novembre, per il 45° anniversario dell’Alluvione del 1966. E una corona di fiori nell’Arno per ricordare le vittime. E’ quanto ha annunciato stamani il presidente Eugenio Giani dopo il confronto con i capigruppo che si è tenuto ieri durante la consueta riunione del giovedì. “Eravamo tutti d’accordo – ha detto Giani- nel voler dare solennità a questo giorno e lo abbiamo voluto fare in uno dei luoghi più significativi dell’Alluvione.
Nel Cenacolo si trova l’affresco dell’Albero della Vita di Taddeo Gaddi e il Crocifisso di Cimabue uno dei simboli della rinascita tornato a vivere nel 1975 dopo un lungo restauro presso l’Opificio delle Pietre Dure. Il crocifisso – ha proseguito Giani- fu l’unica opera d’arte alluvionata che Papa Paolo VI volle visitare quando venne a Firenze poco tempo dopo la tragedia”. La seduta comincerà alle 11 e il Consiglio sta definendo gli invitati a partecipare fra cui l’arcivescovo monsignor Giuseppe Betori e una figura rappresentativa degli angeli del fango.
Al termine dell’assemblea tutto il Consiglio si recherà sullo sponde dell’Arno all’altezza della Biblioteca Nazionale per gettare una corona di fiori nelle acque del fiume in ricordo di chi perse la vita in quei tragici giorni.