Tecnocivis occupava 16 persone e svolgeva servizi di supporto relativamente alle politiche ambientali (esempio il controllo della regolarità degli impianti termici), aveva un appalto con il Comune di Firenze che, scaduto a fine febbraio, è stato prorogato fino alla fine di giugno. L’amministrazione comunale ha dunque messo a gara il servizio "censimento e catasto delle sorgenti di emissione di energia termica riguardo gli impianti tecnici, programmazione ed esecuzione delle attività amministrative, di verifica e di controllo”.
Il 12 agosto scorso risulterebbe essere stata stipulata la convenzione tra Comune e società vincitrice della gara. La richiesta delle organizzazioni sindacali è quella di una verifica con la società vincitrice per capire se vi sono margini per l'assorbimento dei lavoratori ex Tecnocivis che dipendevano dall'appalto precedente, posti in mobilità e quindi senza lavoro. Attualmente i lavoratori sono in mobilità perché hanno terminato il periodo di Cassa integrazione straordinaria per cessazione attività e non vi è stato ricorso alla cassa in deroga.
Catena Una spa L’accordo siglato il 29 marzo tra le parti ha permesso di garantire la cassa integrazione straordinaria in deroga a tutti i lavoratori dell’hotel che ha chiuso il 31 marzo. La Provincia si è adoperata perché accanto all’accordo sulla cassa integrazione vi fosse anche un verbale col quale Società Autostrade s’impegna a prevedere nel bando per la nuova assegnazione della struttura una clausola a tutela degli attuali occupati, come previsto dal contratto nazionale del turismo.
Grazie a un lavoro di concerto anche con la Regione Toscana è stato possibile garantire la cassa e grazie alla disponibilità delle parti in causa assicurare una prospettiva, ovviamente ai lavoratori. Il 30 settembre scadranno i termini formali per la presentazione di offerte vincolanti per la struttura in oggetto, cui stanno partecipando varie catene alberghiere. Inizierà il percorso di valutazione "e attenderemo di essere contattati per aggiornamenti". Nel frattempo la Provincia ha monitorato - e continua a farlo costantemente - la situazione.
Firmato questa mattina a Prato l’accordo per la cassa integrazione straordinaria alla Tintoria Tre Monti, che ha sede a Migliana di Cantagallo ed esercita attività nel settore dell'industria tessile della tintura per conto terzi. La società presenterà istanza di cigs per crisi aziendale dal 24 ottobre 2011 (con la durata di 12 mesi) e per un numero massimo di 30 lavoratori dipendenti. Nella gestione della cigs verrà attuata la massima rotazione possibile del personale.
L’accordo è stato sottoscritto da Franca Ferrara, dirigente del servizio Orientamento e lavoro della Provincia, da Maria Lina Laschi come legale rappresentante della Tintoria Tre Monti Sas, assistita dal consulente del lavoro Giuliano Burioni, da Maria Clestina Oldani per la Filctem-Cgil, Calogero Aronica per la Femca-Cisl, Qamil Zejnati per la Uilta–Uil e dai rappresentanti dei lavoratori dell’azienda. Naturalmente è a disposizione dei lavoratori il programma di politica attiva del lavoro attraverso lo Sportello emergenze e il Centro per l’impiego, finalizzato alla ricollocazione e riqualificazione con orientamento, formazione individualizzata per l'inserimento lavorativo, accompagnamento della persona e affiancamento della stessa nell'inserimento in una nuova attività.