Constellation Brands, Inc. (NYSE: STZ), l’importante multinazionale americana specializzata in vino di qualità, ha oggi annunciato di aver acquisito il rimanente 50,1% dell’azienda vinicola toscana Ruffino dalla famiglia Folonari per una cifra di circa 50 milioni di euro. Constellation dà il suo benvenuto ai circa 130 dipendenti Ruffino ed è adesso proprietaria del 100% del marchio Ruffino e della storica struttura produttiva di Pontassieve, presso Firenze. I vini continueranno a essere prodotti nei circa 600 prestigiosi ettari vitati dei Tenimenti Ruffino in Toscana.
“Ruffino, fondata nel 1877, è un marchio italiano internazionalmente riconosciuto che rappresenta un punto di riferimento per i vini italiani” – afferma Rob Sands, presidente e CEO di Constellation Brands, Inc. – “Intendiamo proseguire il cammino della famiglia Folonari e continuare a valorizzare la qualità e l’immagine che hanno saputo portare in Ruffino.” La partecipazione azionaria di Constellation in Ruffino è iniziata nel 2004 con l’acquisizione del 40% delle quote, salita poi al 49.9% nel 2010.
Sin da allora, Ruffino è divenuto uno dei 19 brand prioritari di Constellation, quei marchi che rappresentano la maggior parte dei profitti per la compagnia americana specializzata in vini e bevande alcoliche. “Constellation ha già in passato saputo far crescere aziende vinicole di grande tradizione, come Robert Mondavi, e le ha aiutate a esprimere il loro pieno potenziale”, continua Adolfo Folonari che rimarrà coinvolto in Ruffino come membro del consiglio di amministrazione. “Sono certo che Constellation contribuirà a portare Ruffino a un ulteriore livello di crescita, pur attentamente preservando l’eredità e la storia dei vini.” Fra i vini più conosciuti di Ruffino, per nominarne solo alcuni, ricordiamo la storica Riserva Ducale, un Chianti Classico Riserva che quest’anno ha celebrato il suo ottantesimo compleanno, la sua selezione Oro, i tradizionali Chianti Ruffino e Chianti Superiore Il Leo, gli ambiziosi Modus e Brunello di Montalcino Greppone Mazzi.
Ruffino produce annualmente circa 15 milioni di bottiglie che sono vendute nei principali mercati mondiali. A oggi, le vendite su scala globale sono del 9% superiori rispetto allo scorso anno e, per quanto riguarda gli Stati Uniti, secondo SymphonyIRI, Ruffino nelle ultime 52 settimane ha mostrato un incremento delle vendite del circa 8%. “La vendita della storica azienda Ruffino di Pontassieve al gruppo americano Constellation – commenta Alessandro Cresci, segretario provinciale di IDV Firenze - gruppo che peraltro già ne deteneva una sostanziosa quota da qualche anno ma senza avere la maggioranza assoluta, oltre ad essere un dispiacere per aver perso l'italianità e la toscanità di una impresa storica del territorio, è anche fonte di preoccupazione per le notizie che si sussurrano sul passaggio di proprietà”.
In un articolo del Sole24 ore del febbraio scorso si leggeva infatti che “...in realtà, Constellation non si è dimostrata proprio entusiasta dell'affare e ha avviato un procedimento contro i Folonari «relativo a vari argomenti che dovrebbero incidere sulla validità dell'opzione put». In discussione ci sono dunque le condizioni di acquisto, ma il passaggio agli americani è ormai avvenuto. A malincuore, dato che, come è risaputo, il gigante a stelle e strisce sta cercando di sbarazzarsi di molte attività vinicole non considerate più core”.
“Non vorremmo – continua Cresci – doverci ritrovare di fronte alla classica riorganizzazione, come amano definirla i tagliatori di posti di lavoro, di una azienda acquistata da una multinazionale straniera. Oltre al danno sarebbe anche la beffa. Chiediamo pertanto che l'amministrazione comunale di Pontassieve si interessi e chieda rassicurazioni in merito”.