Il quadro delle novità e delle iniziative di cui si fregerà il neo Geoparco per i prossimi anni è’ stato presentato stamani dall’assessore regionale all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini, dal presidente del Parco delle Alpi Apuane e di Federparchi Toscana Giuseppe Nardini e dal direttore del Parco Antonio Bartelletti Le principali novità per il quadriennio 2012-2015 – Sono diverse le novità del nuovo Geoparco delle Apuane che chi lo dirige si appresta a lanciare per il prossimo quadriennio promuovendo forme di tutela adeguate affiancate da subito da azioni di promozione turistica e di sviluppo sostenibile. Una delle principali è il museo interattivo ApuanGeoLab ad Equi Terme, dove sarà possibile capire perché avvengono i terremoti e come nascono le montagne.
All’ambizioso investimento ha partecipato anche la Regione Toscana con un finanziamento totale di oltre 200mila euro per lavori di sistemazione esterna del fabbricato, la fornitura di arredi e l’allestimento degli spazi interni che saranno attrezzati utilizzando exhibit didattici dedicati alla comprensione della deriva dei continenti, con modelli interattivi meccanici che mostreranno i processi di corrugamento e di collisione della crosta terrestre, anche nello specifico delle Alpi Apuane. Altro importante intervento nella parte versiliese del Parco, nel comune di Stazzema, prevede il recupero della sentieristica di accesso al fenomeno geologico denominato “le Marmitte dei giganti”, le grandi cavità circolari del monte Sumbra, che sarà attrezzata con cartellonistica segnaletica e didattica e scale in metallo. E ancora, saranno realizzati un piccolo museo della fauna di ieri e di oggi con la conservazione ex situ della biodiversità del Parco e un moderno laboratorio di didattica e di educazione ambientale; e una carta tematica con tutta la rete dei sentieri, dei geositi, degli indicatori del valore naturalistico delle Alpi Apuane e la localizzazione dei rifugi. “L’inserimento del Parco Regionale delle Alpi Apuane nella Rete Globale dei Geoparchi è un importante traguardo di cui siamo particolarmente fieri – ha dichiarato l’assessore regionale Anna Rita Bramerini -.
Grazie a questo riconoscimento il Parco delle Alpi Apuane diventa l’ottavo Geoparco in Italia ed il secondo in Toscana, insieme al Parco Tecnologico e Archeologico delle Colline Metallifere Grossetane, un valore aggiunto per tutta la regione. Inoltre, il riconoscimento Unesco, oltre a rappresentare un attestato accademico ed una certificazione di qualità, è adesso uno stimolo ed un’occasione concreta per incrementare una politica di valorizzazione di quest’area protetta e del suo contesto”. “Questo riconoscimento Unesco – ha aggiunto Giuseppe Nardini –ha valore per tutta la Toscana e non solo per le Apuane e quindi ci suggerisce di elaborare iniziative ed attività di rete su tutto il territorio regionale.
Il primo pensiero va al progetto “Toscana Underground” – nato nel 2004 e sviluppatosi fino al 2008 – che potrebbe essere rilanciato per i buoni risultati che aveva ottenuto. Prima del Geoparco, questo progetto aveva proposto, in tutta la Toscana, la promozione di itinerari turistici in grotte, miniere, aree archeologiche, acquedotti sotterranei, per una valorizzazione ambientale e culturale da tutti apprezzata”. “L’entrata nella Rete Globale ed Europea dei Geoparchi impone una verifica periodica sugli standard attestati per la prima volta nel 2001 – ha spiegato il Direttore del Parco Antonio Bartelletti – Al termine di ogni quattro anni e dunque nel 2015 è prevista una rivalutazione del Parco delle Alpi Apuane, che terrà conto del programma di attività proposto.
Come tutte le certificazioni di qualità, l’importante non è solo acquisirle, quanto e soprattutto mantenerle”. Da Parco a Geoparco – Sono 49 i territori d’Europa e 36 i territori dei restanti continenti che possono distinguersi per una gestione di qualità del proprio patrimonio geologico. Dopo un attento esame durato mesi il Geoparco delle Apuane è stato decretato uno di questi, ovvero uno dei siti geologici riconosciuti a livello globale dalle Nazioni Unite. La proclamazione ufficiale è avvenuta a Langesund in Norvegia lo scorso settembre.
Insieme alle Apuane, hanno superato l’esame altri otto candidati, due territori spagnoli, uno francese, uno islandese, uno irlandese, nonché due cinesi e uno giapponese. Il Parco delle Apuane nel sito dellOnu è descritto così: “Le Alpi Apuane sono una regione in Italia, conosciuta per i suoi bellissimi marmi, profonde gole e grandi cavità carsiche; ospitano anche molte specie endemiche così come fossili e strutture tettoniche. La rara morfologia delle Alpi Apuane ha attratto i viaggiatori a partire dal 16° secolo, ed oggi il parco offre ai visitatori attività ricreative come alpinismo ed escursionismo”. Di fatto il Parco Regionale delle Alpi Apuane, entrato nel sistema dei Parchi regionali nel 1985, interessa una delle aree di maggior valore naturalistico della Toscana soprattutto per la ricchezza degli ambienti e dei paesaggi che custodisce; l’antica presenza dell’uomo e delle sue attività ha lasciato sul territorio testimonianze di grande spessore storico e culturale grazie soprattutto alla bellezza dei propri marmi e di altre pietre decorative conosciute in tutto il mondo.